Il 13 febbraio scrivevo nel mio gruppo facebook: “Scuola primaria con innovazione”:
Arrivato il libro di Camillo e per me è suonata la campanella!
Ricordo anch’io il mio primo giorno di classe 1^: solo tanti tanti bambini e i pavimenti di legno che facevano tanto tanto rumore, con tutti quei bambini sopra. (Quantità “tanto” percepita con scarso piacere!)
Voi ricordate il vostro primo giorno di scuola?
Il 15 febbraio aggiungevo: Ho terminato la “Lettera a un bambino che ha paura della matematica” di Camillo Bortolato. Vi dico due cose all’indirizzo del bimbo di 6 anni, quello che andrà in classe 1^. Anzi ho fatto una sintesi montando un’immagine di un video, sempre del maestro Camillo.
(cliccare sulle immagini per ingrandire e leggere)
Poche ore dopo aggiungevo: e al bambino che andrà in classe 2^, la lettera del maestro Camillo parla delle operazioni in colonna o calcolo scritto, gli algoritmi. Cosa dice a questo bimbo di 7 anni? (ancora in un’ immagine):
“I bambini dunque si prenderanno la calcolatrice e faranno tutti i problemi della primaria, fregandosene dei programmi. Perchè dove c’è intelligenza non ci sono limiti alla comprensione.”
(cliccare sempre sulle immagini per ingrandire e far scorrere)
Ci sono stati diversi interventi di insegnanti che fanno capire che l’uso della calcolatrice alla scuola primaria è ancora un po’ lontano dall’essere praticato, nonostante le Indicazioni Nazionali ne consiglino l’utilizzo già dalle prime classi.
Si possono fare gli stessi problemi (del Disfaproblemi) anche senza calcolatrice, usando il calcolo a mente, scrivendo i risultati parziali per non perderli, ma anche scrivendo le operazioni sul blocchetto o sul quaderno. Oppure farli insieme alla lavagna (chi avesse la LIM mette tutta l’immagine scansionata), si possono fare insieme e discutere le diverse proposte. Volendo potrebbe essere la sola insegnante ad utilizzare la calcolatrice, come esempio di possibile controllo.
La scuola è insegnamento innanzitutto, fatta di tanto lavoro con la guida, lo stimolo, con esempi, suggerimenti… Tutto questo, se si ha un buon strumento con cui esercitarsi, diventa anche un percorso autonomo. E ogni alunno è interessato a fare sempre meglio e fare senza utilizzare il suggerimento, e senza nemmeno guardare ai risultati. Quando l’apprendimento non è fatto di valutazione non si trasforma in cercare i risultati, ma nella soddisfazione di farcela! È un continuo mettersi alla prova per imparare. Chi non entra in questa ottica, pensa solo a fregare l’insegnante, a truccare, a falsare… anche questo cambio di finalità fa parte di un insegnamento attivo e creativo.
L’altezza delle 4 case: un problema che ha suscitato molto interesse perchè se non si presta attenzione fa sbagliare anche gli insegnanti, e proprio questo è stato da stimolo e riflessione su come sia efficace anche l’errore, il confronto e la discussione intorno ai lavori matematici.
In seguito ho pubblicato il problema Le tre strade di cui si conoscono le differenze di lunghezza, l’ho proposto prima trasformato in testo scritto, poi con l’immagine: è piaciuto e si è scoperto che si può utilizzare la procedura appresa del problema precedente, e che senza mettere i dati nel disegno è più facile sbagliare:
Bello anche l’utilizzo degli euro in moltissimi problemi e disfaproblemi di Bortolato. I bambini, già in 1^ e 2^ cominciano a vedere i decimali, a leggerli come si fa in casa ed è subito analogia anche l’uso della virgola… certo, pian piano diventerà più “matematico”, ma intanto si comincia.
Ecco due “bilance” per i bambini di 7 anni, per risolvere in modo intuitivo le proporzioni:
Concludo questa riflessione con lo sguardo alla montagna della conoscenza, questo è il modo più chiaro per ricordarci sempre come si apprende: sempre attraverso le cose che poi diventano parole e infine simboli, strumenti sempre più complessi ma efficaci e risolutivi, se si sanno utilizzare!
Scrivendo al nostro bambino, Camillo disegna infatti una montagna per presentare il calcolo scritto e una per i problemi:
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Bibliografia:
Lettera a un bambino che ha paura della matematica, Camillo Bortolato, Erickson
Disfaproblemi con la calcolatrice (99 esercizi per liberare l’intelligenza dei bambini), Camillo Bortolato, Erickson
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Scritto e pubblicato da
Alicemate-maestra Maria Valenti