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Raggruppo qui i post pubblicati nel mio gruppo facebook “Scuola Primaria con innovazione” scritti per condividere riflessioni durante la lettura di testi di Maria Montessori e i collegamenti fra il metodo montessori e il metodo analogico di Camillo Bortolato, di cui ho sperimentato il materiale a scuola e sono formatrice.

I libri di Montessori da cui ho preso spunto sono “L’autoeducazione” (nelle scuole elementari), continuazione del volume “La scoperta del bambino” (pedagogia applicata nelle Case dei Bambini) e Psicogeometria e Psicoaritmetica, questi due pubblicati per la prima volta in Spagna nell 1934. in Italia nel 1971 Psicoaritmetica e solo nel 2011 Psicogeometria.

(le date che appaiono lungo l’articolo sono link che rimandano al post su facebook)

cliccare sulle immagini per ingrandire e farle scorrere con le frecce

7 marzo 2019

Avevo iniziato le frazioni in classe 3^ con il taglio di una torta, e per poter dividerla in modo “matematico”, avevo utilizzato il goniometro.
Sapete che anche la grande Montessori per presentare le frazioni aveva creato un materiale simile alla torta: piastrelle con “fette” a incastro, e sotto le fette che c’è? un goniometro per misurarle anche in gradi. E così si fanno le frazioni e gli angoli!
Che ne dite? Una lettura della Montessori potrebbe aiutare a trovare spunti e magari creare materiali simili anche solo in cartoncino o disegnati.

21 luglio 2019

“L’apprendimento è sottomesso ad una condizione essenziale: che l’allievo accetti di ricevere le cognizioni: che egli possa fare attenzione e cioè si interessi. La sua attività psichica è il sine qua non per la riuscita”
(Montessori, Psicogeometria)

Ecco in dialogo il Metodo Montessori e il Metodo Analogico al prossimo convegno Erickson di Rimini del 6, 7 settembre: “Insegnerò al volo con il Metodo Analogico”
Clicca QUI per le informazioni del Convegno

22 luglio 2019

Costruire, manipolare, disegnare… per intuire e fare scoperte geometriche.
Ogni quadrato è la metà di quello sottostante, e tante altre scoperte si possono fare… Io ho provato usando solo due fogli A4 con retro quadrettato.
(da Psicogeometria di M. Montessori)

23 luglio 2019

Da questa attività di geometria, di manipolazione e osservazione, la Montessori fa rilevare anche la possibilità di creare figure artistiche. Non spiega come costruire i quadrati, ma basta lavorare sulle varie metà triangolari e ricomporle. In questo modo il valore di ogni quadrato è facilmente colto anche dai bambini.

23 luglio 2019

Ho fatto un breve video con le Istruzioni per costruire i quadrati. É semplicissimo, ma molto utile anche in classe.

(dal laboratorio di Maria Montessori, su Psicogeometria)

24 luglio 2019

Laboratori di geometria utilizzando spunti e materiale del “Disfalibro” delle vacanze di C.Bortolato.
Facendo si fanno osservazioni, si impara il linguaggio, si utilizzano strumenti, si collabora e si ottengono anche soddisfazioni che stimolano impegno e riflessione.

25 luglio 2019

Quesito per domani: come dimostrare che un cerchio è inscritto esattamente in un quadrato che è doppio di quello inscritto al cerchio stesso? Che sono uno la metà dell’altro è certo perché sono quelli costruiti da me. Ma che un cerchio stia perfettamente tra loro ha una spiegazione “visibile”
(sempre Montessori insegna)

26 luglio 2019

Il disegno decorativo è una delle applicazioni spontanee che esplode ogni nuova tecnica geometrica appresa. Così l’uso del compasso e altri materiali portano il bambino a creazioni estetiche di rara finezza di esecuzione (da Psicogeometria di Montessori)
Vassoio dei miei ragazzi di classe quinta con la matematica analogica di Bortolato (vedere al link dell’immagine)

1 agosto 2019

Calcolare la superficie o area: prima con le figure per cogliere intuitivamente le regole, poi si confronta, analizza, ragiona… ed eccoci alle formule. Montessori usa il materiale appositamente studiato, Bortolato usa molte immagini animate e disegnate appositamente su cui fare tanti esercizi e intuizioni. Certamente ogni insegnante in classe farà i laboratori, in armonia col suo percorso.
Vi metto proposte in parallelo:

2 agosto 2019

Come trovare la misura della superficie di un poligono regolare?
Sempre trasformando la figura in un rettangolo. Lo dice anche La Montessori e se non abbiamo il suo materiale, abbiamo la LIM e la carta… e buone proposte 😉
(Al Convegno di Rimini del 6-7 settembre abbiamo laboratori)

5 agosto 2019

Perimetro e superficie di un cerchio? Nella primaria è facoltativo, non è nei programmi, ma se si volesse si potrebbe estendere al cerchio la regola che abbiamo usato per tutti i poligoni: trasformarlo in un rettangolo che ha come base il perimetro o circonferenza e come altezza il raggio. Ma che c’entra il 3,14 che si trova nelle formule? Ecco un laboratorio da fare.
(due brevi video e foto delle misure che poi verranno corrette nella secondo tentativo)

Primo video                                       Secondo video

6 agosto 2019

Un laboratorio per scoprire con LIM, carta e forbici (o col materiale Montessori) che la somma degli angoli interni di un triangolo misura sempre 180 gradi.

7 agosto 2019

Strumenti per il calcolo mentale: visualizzare le quantità prima dei simboli. Mettere a disposizione dei bambini materiali che “mostrano i trucchi del calcolo”
(con Montessori in Psicoaritmetica e Bortolato)

7 agosto 2019

Dare un nome e un simbolo alle quantità aiutando la memorizzazione con analogie, confronti, ciclicità… Da Psicoaritmetica di Montessori e dai quaderni dei miei alunni che sperimentano il MAB

10 agosto 2019

Prima e durante la memorizzazione delle tabelline, si lavora con materiali adatti a favorire la comprensione della moltiplicazione come replicazione della stessa quantità. La memorizzazione ne verrà così motivata.
(da Psicoaritmetica di Montessori e MAB di Bortolato)

11 agosto 2019

La struttura dei numeri suddivisi in classi con differente “gerarchia” e, ad ogni cifra un diverso valore, “relativo” al posto che occupa, e non “assoluto” dato dalla reale quantità che rappresenta.
Montessori e Bortolato in accordo

14 agosto 2019

Linee orizzontali e verticali. Seguendo i suggerimenti della nostra grande Montessori, usiamo due strumenti e prendiamo nota: LA LIVELLA o BOLLA e il FILO A PIOMBO. Il filo l’ho usato anch’io in classe, la livella non l’avevo mai pensata.

17 agosto 2019

Le prime divisioni in classe 2^ con un materiale che visualizza la partizione. La tavola di Montessori e lo strumentino di Bortolato

19 agosto 2019

La divisione con più cifre al dividendo e ancora una sola cifra al divisore, si risolve a sequenze di prodotti parziali come ben sappiamo.
Montessori ce lo mostra con la sua tavola della distribuzione e le scodelline dove suddividere il dividendo. Volendo si potrebbe proporla nello stesso modo anche con lo strumentino di Bortolato come prima dimostrazione. Poi è meglio conoscere le tabelline e usare il calcolo mentale. Il lavoro di Montessori è per bambini di 6 anni, quello di Bortolato per quelli di 8 anni.

23 agosto 2019

Le unità di misura di superficie e volume (volume magari solo accennate in quinta), con una tabella che mostra le equivalenze e due “facili” problemi, dal libro Psicoaritmetica della Montessori; e dal libro operativo di Bortolato per per la classe quinta, lo strumentino delle equivalenze di aree e volumi e una pagina di problemi dove si evidenzia il percorso di trasformare le figure in rettangoli equivalenti.

  25 agosto 2019

Dopo tanti articoli di contatto fra Metodo Montessori e Metodo Analogico, vi aspetto a Rimini il 6 e 7 settembre, dove Sonia Coluccelli (Fondazione Montessori Italia e Rete scuole Montessori Alto Piemonte) sarà presente nella Plenaria a più voci per rispondere a: Come impara un bambino?

“Il dialogo aperto con il maestro Camillo Bortolato assume proprio questo punto di vista… e approda alla domanda che muove il nostro lavoro comune: “hai chiesto ad un bambino se ha voglia di imparare?

Al link se volete vedere tutto il programma. Anche io sarò presente in un laboratorio.

https://eventi.erickson.it/convegno-insegner-al-volo-…/Home…

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Scritto e pubblicato da

Alicemate-maestra Maria Valenti

Nel 2015 e nel 2016, il maestro Camillo Bortolato ha pubblicato due libri/blocco dal titolo curioso e provocatorio: “Disfaproblemi – 90 esercizi per liberarsi dalla paura della matematica”  e “Disfaproblemi con la calcolatrice – 99 esercizi per liberare l’intelligenza dei bambini”. Sono indirizzati a tutti i bambini e i ragazzi a partire dai primi anni della scuola Primaria.

Anche gli adulti possono trovarli interessanti!

Che differenza c’è fra i due libretti si capisce dal titolo

– Nel secondo pubblicato, il Disfaproblemi con la calcolatrice, si propone l’utilizzo della calcolatrice già dalle prime classi di scuola primaria, precisamente dopo gli esercizi di calcolo mentale indicate dal Metodo Analogico e favoriti dagli strumenti,  La linea del 20 in prima e quella del 100 in classe seconda. Con la calcolatrice poi si vola con la soluzione dei vari problemi, e utilizzando tutte e quattro le operazioni di cui ancora non si conoscono gli algoritmi per il calcolo scritto.  Quindi visualizzare il problema presentato con immagini e valore monetario, leggere la domanda e scegliere l’operazione corretta, poi digitare numeri e verificare se il risultato è corretto. Diversamente si riprova e si trova l’errore!

Tutto con gli oggetti e gli euro perchè, come diceva anche la grande Montessori, “il calcolo si insegna praticamente in bottega”. Certo che Maria Montessori, cento anni fa non aveva a disposizione la calcolatrice, i bottegai facevano con precisione i calcoli con carta e matita, utilizzando con ordine e metodo i quattro algoritmi;  chissà che avrebbe fatto se avesse avuto a disposizione l’odierna tecnologia? La bottega di allora è oggi un supermercato con lettura digitale dei prezzi e casse calcolatrici… Forse è tempo di aggiornarci, pur continuando a sapere anche la “storia” del calcolo.

– Nel Disfaproblemi senza uso di calcolatrice invece, i problemi/esercizio proposti sono presentati come dei quiz intelligenti, che con attenzione e intuito portano a trovare la soluzione di situazioni via via più complesse. Questo tipo di problema, che non richiede procedure rigide e complicati algoritmi, favorisce nei ragazzi un approccio alla matematica più disinvolto,  perchè pur richiedendo impegno, diverte e dà l’opportunità a tutti di trovare soddisfazione.

Vediamo alcune pagine a confronto:

Quindi Disfaproblemi che disfano solo le paure, le lungaggini con riscrittura di parole e calcoli… ma libertà all’intuizione, all’immaginazione, alla creatività: qualità indispensabili nella soluzione dei problemi.

Poi a scuola si impara anche a scrivere utilizzando i linguaggi corretti e precisi della matematica e tutto diventa sempre più chiaro, completo e BELLO!

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Scritto e pubblicato da

Alicemate-maestra Maria Valenti

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Il 13 febbraio scrivevo nel mio gruppo facebook: “Scuola primaria con innovazione”:

Arrivato il libro di Camillo e per me è suonata la campanella!
Ricordo anch’io il mio primo giorno di classe 1^: solo tanti tanti bambini e i pavimenti di legno che facevano tanto tanto rumore, con tutti quei bambini sopra. (Quantità “tanto” percepita con scarso piacere!)
Voi ricordate il vostro primo giorno di scuola?

 

 

Il 15 febbraio aggiungevo: Ho terminato la “Lettera a un bambino che ha paura della matematica” di Camillo Bortolato. Vi dico due cose all’indirizzo del bimbo di 6 anni, quello che andrà in classe 1^. Anzi ho fatto una sintesi montando un’immagine di un video, sempre del maestro Camillo.

(cliccare sulle immagini per ingrandire e leggere)

Poche ore dopo aggiungevo: e al bambino che andrà in classe 2^, la lettera del maestro Camillo parla delle operazioni in colonna o calcolo scritto, gli algoritmi. Cosa dice a questo bimbo di 7 anni? (ancora in un’ immagine):
“I bambini dunque si prenderanno la calcolatrice e faranno tutti i problemi della primaria, fregandosene dei programmi. Perchè dove c’è intelligenza non ci sono limiti alla comprensione.”

Quindi penso al Disfaproblemi con la calcolatrice e pubblico alcuni problemi per mostrare esempi e stimolare alla riflessione.
(cliccare sempre sulle immagini per ingrandire e far scorrere)

Ci sono stati diversi interventi di insegnanti che fanno capire che l’uso della calcolatrice alla scuola primaria è ancora un po’ lontano dall’essere praticato, nonostante le Indicazioni Nazionali ne consiglino l’utilizzo già dalle prime classi.

Quindi suggerisco:

Si possono fare gli stessi problemi (del Disfaproblemi) anche senza calcolatrice, usando il calcolo a mente, scrivendo i risultati parziali per non perderli, ma anche scrivendo le operazioni sul blocchetto o sul quaderno. Oppure farli insieme alla lavagna (chi avesse la LIM mette tutta l’immagine scansionata), si possono fare insieme e discutere le diverse proposte. Volendo potrebbe essere la sola insegnante ad utilizzare la calcolatrice, come esempio di possibile controllo.

Un altro problema rilevato è nella presenza sia dei suggerimenti della formichina che dei risultati per il controllo autonomo. Si dice che questi aiuti potrebbero favorire troppo, demotivando il ragionamento autonomo… quindi aggiungo:

La scuola è insegnamento innanzitutto, fatta di tanto lavoro con la guida, lo stimolo, con esempi, suggerimenti… Tutto questo, se si ha un buon strumento con cui esercitarsi, diventa anche un percorso autonomo. E ogni alunno è interessato a fare sempre meglio e fare senza utilizzare il suggerimento, e senza nemmeno guardare ai risultati. Quando l’apprendimento non è fatto di valutazione non si trasforma in cercare i risultati, ma nella soddisfazione di farcela! È un continuo mettersi alla prova per imparare. Chi non entra in questa ottica, pensa solo a fregare l’insegnante, a truccare, a falsare… anche questo cambio di finalità fa parte di un insegnamento attivo e creativo.

L’altezza delle 4 case: un problema che ha suscitato molto interesse perchè se non si presta attenzione fa sbagliare anche gli insegnanti, e proprio questo è stato da stimolo e riflessione su come sia efficace anche l’errore, il confronto e la discussione intorno ai lavori matematici.

In seguito ho pubblicato il problema Le tre strade di cui si conoscono le differenze di lunghezza, l’ho proposto prima trasformato in testo scritto, poi con l’immagine: è piaciuto e si è scoperto che si può utilizzare la procedura appresa del problema precedente, e che senza mettere i dati nel disegno è più facile sbagliare:

Bello anche l’utilizzo degli euro in moltissimi problemi e disfaproblemi di Bortolato. I bambini, già in 1^ e 2^ cominciano a vedere i decimali, a leggerli come si fa in casa ed è subito analogia anche l’uso della virgola… certo, pian piano diventerà più “matematico”, ma intanto si comincia.

Ecco due “bilance” per i bambini di 7 anni, per risolvere in modo intuitivo le proporzioni:

Concludo questa riflessione con lo sguardo alla montagna della conoscenza, questo è il modo più chiaro per ricordarci sempre come si apprende: sempre attraverso le cose che poi diventano parole e infine simboli, strumenti sempre più complessi ma efficaci e risolutivi, se si sanno utilizzare!

Scrivendo al nostro bambino, Camillo disegna infatti una montagna per presentare il calcolo scritto e una per i problemi:

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Bibliografia:

Lettera a un bambino che ha paura della matematica, Camillo Bortolato, Erickson

Disfaproblemi con la calcolatrice (99 esercizi per liberare l’intelligenza dei bambini), Camillo Bortolato, Erickson

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Scritto e pubblicato da

Alicemate-maestra Maria Valenti

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21- fissato con le puntine

Premessa     In un articolo  di “Insegnamento della matematica e delle scienze integrate” del Centro Morin, leggo (di Giuseppe Anichini, per le Indicazioni Nazionali e profili educativi):

“un modello rappresentativo che assume grande importanza nella costruzione delle competenze numeriche dei bambini è la linea dei numeri. Essa permette di evidenziare la struttura di base dei numeri naturali e costituisce un valido strumento per l’esecuzione di calcoli… è uno dei primi contesti significativi per porre e risolvere i primi problemi interni alla matematica”

Se insegnate in classe seconda e volete costruire il cartellone della linea del 100, che si segua o meno il metodo analogico di C. Bortolato, si può attivare un piccolo laboratorio con la classe.

Un pomeriggio di due ore per preparare il materiale, poi alcuni altri momenti per completarlo.

Questo cartellone per i bambini non sarà solo un aiuto per memorizzare numeri e calcoli,

ma anche un “loro lavoro” fatto in collaborazione con i compagni.

Per vedere tutto il laboratorio cliccate

QUI

e  potrete vedere il breve filmato che raccoglie i momenti del lavoro della classe seconda che costruisce

“La  Linea  del 100 nell’Armadio!”

Un gioco dell’Oca alla LIM

1- gioco alla LIM

Motivazione:

E’ da poco iniziato un nuovo anno e in classe Prima “Primaria” i bambini imparano a organizzare il tempo suddividendolo in momenti diversi, dove c’è un prima, un dopo, dove ci sono i giorni, la settimana, i mesi, gli anni… Quindi ho approfittato dell’inizio del 2013 per dare un’occhiata all’anno, anno in cui i bambini compiranno 7 anni.

Insomma la motivazione per prestare attenzione c’è, quindi al lavoro con anno e…  compleanni.

Idea:

Compleanno porta a regalo e allora ho pensato a un regalo un po’ matematico ma molto giocoso: un gioco dell’Oca.

Questo semplice gioco dell’Oca l’ho trovato su una scheda didattica pubblicata dalla rivista “L’ educatore” come verifica di matematica (scheda in pdf). 

Ho modificato la scheda scrivendo i comandi in stampato maiuscolo per favorire la lettura; l’ ho inserita in una slide del programma della lavagna interattiva (LIM) per poterla personalizzare con i bambini e in particolare per poter utilizzare il gioco con tutta la classe che guarda e … impara!

Obiettivi matematici:

– rinforzo della corrispondenza biunivoca, uso del numero nella sua connotazione cardinale e ordinale, utilizzo di addizione e sottrazione.

Regole:

Tutti conoscono le regole del gioco dell’Oca, (cliccate QUI se volete ripassare su wikipedia).

Quello che abbiamo utilizzato noi è molto semplice.

Materiale:

– Un tabellone con disegnato un percorso che inizia dal Via e termina all’Arrivo. Il nostro tabellone è alla  LIM o stampato in A4 per  giocare in coppia o in A5 per essere personalizzato, plasticato e regalato al compleanno.

– Uno o due dadi

– Piccoli oggetti come pedine per gioco a tavolino, per la LIM basta creare dei simboli anche con le penne creative (vedi foto in alto)

GIRO DELL'OCA PER COMPLEANNI

Svolgimanto del gioco:

Il percorso parte dal numero 1 arriva fino al numero 20.

Ci sono le caselle speciali con le Trappole o Fortune che bisogna leggere e rispettare (vedi immagine sopra)

Ogni giocatore procede lungo il percorso lanciando a turno uno o due dadi

Si vince se si giunge nella casella di Arrivo con con un lancio di dadi esatto, altrimenti si retrocede dei numeri  in eccesso.

Se volete vedere l’esperienza vissuta nella mia Classe Prima,  cliccate  QUI

Se volete scaricare il file notebook da utilizzare alla LIM,  cliccate  QUI (x gioco dell’oca alla LIM) e seguite le indicazioni

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Questa attività ha interessato anche obiettivi di altre discipline: convivenza civile e storia.

Se volete scaricare il file notebook costruitosi alla LIM per l’attività di storia (anno e compleanni), cliccate  QUI e seguite le indicazioni

CORNICETTA 2

Sono stata al Corso di Formazione per insegnare con il Metodo Analogico

“Il modo più semplice e naturale per apprendere”, come spiega con convinzione il relatore e sperimentatore,

maestro e pedagogista,  Camillo Bortolato.

Io quest’anno  insegno matematica in classe prima,  sto utilizzando il suo materiale e cerco di seguirne i consigli e la metodologia.

Quindi è stato un regalo poterlo andare ad ascoltare.

Nella locandina si legge il programma  di presentazione di  questo nuovo modo di insegnare,  in particolare la matematica.

corso Bortolato

Sono stata soddisfatta dall’ascolto di questo nostro Collega che lavora con dolcezza, fermezza e audacia.

Vi scrivo alcune frasi che mi sono appuntata tra un sorriso e qualche  risata di condivisione dei momenti di vita nella scuola.

Sì, perchè questo rinnovamento viene dal basso,  da un maestro come noi che ha lavorato e lavora ogni giorno con una classe di bimbi che crescono e che chiedono di capire…

Rinnovare allora, ma con prudenza, questa non è epoca di emozioni genuine!

Per capire come fare,  prova ad essere tu un bambino!

Guarda i bimbi bravi e impara la loro facilità, così ti salvi!

Il metodo analogico è il modo normale di apprendere.

Non ci vogliono pensieri ma spensieratezza,  come attraversare un ponticello… non bisogna capire ma perdersi!

Quanta matematica per attraversare un ponticello!

Bisogna essere aperti, aperti ad accogliere il mondo…

L’interfaccia infantile di apprendere è quella del computer dove si legge per immagini, si impara subito senza leggere le istruzioni.

interfaccia

Il mouse è la vita, la tastiera è la cultura.

Il touch screen, schermo tattile, è ancora meglio.

L’intelligenza viene nutrita, non costruita!

Non c’è nulla di giusto o sbagliato nell’insegnamento, ma c’è il posto giusto, il momento giusto per dare certi insegnamenti piuttosto che altri.

Partire dal basso: la metafora della montagna

LA MONTAGNA

dunque  bisogna partire dalla quantità, per passare ai nomi e infine ai simboli scritti, cioè: prima la semantica, poi il lessico e infine la sintassi.

Non voglio relazionare l’intero corso, non potrei… ma nel sito di Camillo Bortolato ci sono molte spiegazioni con video per chi vuole capire il METODO ANALOGICO, e conoscere I MATERIALI  da utilizzare per seguire il percorso indicato.

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Io per ora sto mediando fra innovazione e tradizione, fra metodo analogico e curricolo di Istituto, impegnandomi a fare del mio  meglio, senza strappi ma con decisione.

Se volete vedere alcuni passaggi potete andare al blog della mia CLASSE  PRIMA dove pubblico un po’ di vita scolastica…

per i genitori e i bambini:

il  primo articolo QUI,

i numeri fino al 10 QUI,

calcolo delle quantità, quando tutti i bambini hanno avuto il materiale,   QUI

per tutti i post  sulla matematica clicca QUI.

Ci sono anche molti materiali da utilizzare con la LIM per chi ne avesse la possibilità, io utilizzo questo

Apprendere-con-il-metodo-analogico-e-la-LIM-KIT-libro                                                      che contiene una bella linea del 20 interattiva. CORNICETTA

 

Ho trovato questo video preparato proprio per il corso del 4 a cui ho partecipato:

Clicca QUI o sull’immagine per vederlo

MILANO 2013