Cinque anni fa avevo concluso il percorso scolastico di scuola primaria, con le mie due classi quinte, con alcune scene tratte da “Alice nel Paese delle Meraviglie”, raccontate dai ragazzi.
Vi ripropongo questa esperienza, ci sono link a vari momenti vissuti in 5 anni, perchè potrebbe essere uno spunto per il prossimo anno scolastico analogico o no, matematica o italiano che vi tocchi. Date un’occhiata al mio percorso:
Queste erano le classi a cui avevo raccontato le avventure di “Alice nel paese delle Meraviglie”, proprio loro a cui avevo voluto far vivere un po’ la matematica unita alla fantasia… e ne ho approfittato anche quando ho parlato loro dei diagrammi di Carroll. Ricordo con un link il momento dell’incontro con Carroll in classe 2^ e del saluto di fine anno con la visione del film di “Alice nel paese delle Meraviglie” di Nick Willingfino fino all’episodio del “Tè dal Cappellaio Matto” (punto di arrivo con la lettura in classe).
E in classe 3^?
Avevamo preparato la festa dell’accoglienza ai nuovi compagni che iniziavano la classe 1^(ecco il momento di festa). E da allora i miei ragazzi hanno sempre ricordato Carroll come un matematico che sa anche inventare con la fantasia, ragionare con gli assurdi (Un tè di matti), divertirsi e imparare giocando… anche con le carte, la geometria si può fare anche costruendo il cappello per il Cappellaio Matto o parlando del film di Alice in Wonderland” in tre dimensioni (vedi qui).
Insomma un po’ Alice ci aveva aiutato, avevo preparato anche qualche problema a tema, qualche esercizio, qualche misurazione… Poi altro ha occupato la nostra attenzione, i ragazzi ogni tanto chiedevano ancora il racconto della famosa Alice, finchè… al termine della scuola primaria eccola ritornare per salutare.
In 4^, con queste classi ho aperto il primo blog di classe era “Fantasia e Innovazione“ e in 4^ e 5^
E voilà:
“La storia della Finta Tartaruga”
5^ A: “Incontro di Alice con la Duchessa”
La Duchessa/Giada incontra Alice/Beatrice che stava partecipando al croquet della Regina di Cuori (notare il pellicano/ombrello/mazza da croquet) e vuole chiacchierare amichevolmente con lei…
La Duchessa con il suo mento aguzzo e la sua morale vuole conversare, ma quanta pazienza dovrà avere la povera Alice per sopportarla, finchè non sparirà di nuovo con l’arrivo della Regina.
Ora la Regina ha affidato Alice al Grifone[1] perchè l’accompagni dalla Finta Tartaruga[2] e le racconti la SUA STORIA
[1] Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo di leone e la testa d’aquila. Il grifone è quindi spesso rappresentato con quattro zampe, ali, becco, artigli d’aquila e spesso con orecchie equine.
[2] Nelle illustrazioni originali per Alice, John Tenniel riprese il gioco di parole di Carroll rappresentando la Finta Tartaruga come una sorta di chimera composta da parti di diversi animali, e in particolare proprio quelle con cui si preparava la zuppa di finta tartaruga, tra cui la testa, gli zoccoli e la coda del vitello.
5^ B: “il racconto della Finta Tartaruga”
Il Grifone/Matteo è con Alice/Vittoria dalla Finta Tartaruga /Mattia per poter ascoltare… ma stiamo certi che qualche domanda la farà anche lei!
Finalmente la storia ha inizio e scopriamo una scuola anche …in fondo al mare!
“E ora basta con scuola e lezioni, è il momento di pensare ai giochi”, come dicono i nostri strani amici carrolliani.
Link per leggere il nono capitolo (la traduzione non è quella che ho utilizzato io):
“La storia della falsa Tartaruga”
Buone vacanze a tutti, insegnanti, genitori, ed educatori… e magari con la lettura di questo favoloso libro!
Maria
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Scritto e pubblicato da
Alicemate-maestra Maria Valenti