Spazio in via di allestimento
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MENSA…CHI CI SMENA?
Pubblicato: 21 giugno 2010 da lameladiodessa in SPAZIO MENSATag:alimentazione, educazione, mensa, osservazioni, pedagogia, riflessioni
Cos’è la mensa per i bambini? E’ tortura? E’ non poter mangiare quello che si vuole? E’ solo “alzare la voce”? E’ sentirsi ogni giorno obbligati a pranzare con persone antipatiche? Oppure è un’altra occasione per imparare a stare insieme? Un’occasione per imparare a mangiare con forchetta e coltello? Un’occasione per imparare ad assaggiare tutto (se va male sputo…)?
Cos’è la mensa per i docenti? E’ fatica? E’ una costrizione? E’ svilimento della propria professione? Oppure è un’occasione per mettere in pratica, ad esempio, i progetti asl per una corretta alimentazione? Un’occasione per PRATICARE BUONE PRATICHE d’insegnamento e di relazione? Un’occasione per inventare…?
ALLEVARE E SEDURRE
Pubblicato: 17 giugno 2010 da lameladiodessa in SCUOLA E PEDAGOGIA POPOLARETag:educazione, insegnanti, maestri, osservazioni, pedagogisti, riflessioni
Questo che segue è un breve capitolo di un libro del pedagogista Riccardo Massa: “CAMBIARE LA SCUOLA: educare o istruire?”.
Un concetto particolare quello della “cura” che ha un’importanza estremamente significativa in rapporto alla “modernità” delle relazioni scolastiche.
Buona lettura!
“Si dice che educazione derivi da educere e che questo termine significherebbe aiutare qualcuno a «tirare fuori» qualcosa già presente dentro di lui. Ma educazione deriva da educare, che vuoI dire nutrire, allevare. Educere significa letteralmente, prima di essere declinato nell’ ambito di una metafora di tipo maieutico, «portare via» e portare oltre. Fare oltrepassare qualcosa, Non si tratta di civetterie etimologiche ma di una densità concettuale che deve essere restituita al nostro pensiero. In italiano la parola educazione comprende entrambi questi significati, È in gioco una duplice matrice di senso. li concetto di educazione deve essere pensato rispetto a due ordini strutturali. Si tratterà di capire come si incrocino e si incastrino tra loro. Tali strutture d’ordine corrispondono, più che alle dimensioni dell’educare e dell’istruire, a quelle dell’allevare e del condurre. Gli psicoanalisti potrebbero dire che educare rientra nel codice materno mentre educere è sotto quello paterno. In ogni modo, è come suggerire che, per condurre via, bisogna prima accudire e nutrire; così come che, dopo essere stati accuditi e nutriti, occorra il venire portati via dal luogo della nutrizione e della cura.
Se si risale all’ antichità, Platone nella Repubblica usa due termini continuamente affiancati, trofè e paideia, che solitamente si traducono con «allevamento» e «educazione». Qui per educazione si intende la «formazione» umana, mentre il concetto di allevamento corrisponde alle pratiche dell’ educare. Spesso quel secondo termine è tradotto con la parola «cultura», nel senso di ciò che può rendere l’uomo capace di assumere la forma che gli deve essere propria. Ma si potrebbe anche usare «istruzione», intesa come l’in- sieme degli insegnamenti che rendono possibile l’accesso alla verità delle cose. Inoltre, al posto di «allevamento», si potrebbe tradurre «cura», nel senso degli accudimenti fisici e morali verso chi cresce. Si giunge pertanto all’insieme di cura e cultura. Il concetto di cura è importante per l’esperienza educativa. La cura sembra altra cosa, ed è infatti posta come istanza distinta, rispetto alla cultura. Anche se per coltivare un campo si deve avere cura di esso e per trasmettere cultura si deve coltivare – nel senso di averne cura -l’animo dei bambini. In tutti i modi, l’educazione, nel suo significato originario, è strettamente legata all’ esperienza della cura. Non si può istruire qualcuno senza averne cura. Non si può addestrare un animale senza nutrirlo e addomesticarlo. Se la potenza dell’ educazione è quella di far danzare gli orsi, come diceva Leibniz, anche a questo scopo occorre prima renderli docili. Un’archeologia del sapere pedagogico dovrebbe fare ancora i conti con la struttura del discorso platonico. Ma è lo stesso Platone a dire che per trasformare un bambino in guardiano utile alla città, prima di istruirlo, occorre condurlo in uno spazio diverso da quello dell’ allevamento e della cura.
Tra l’educare e l’instruere si pone l’educere, come valenza fondamentale presente nella duplice matrice di senso dell’idea di educazione e come condizione strutturale delle pratiche di formazione attraverso insegnamenti determinati. I significati originari sono dunque tre e sono quelli del prendersi cura, del portare via e dell’insegnare. Non che tra questi significati vi sia pacificazione e continuità, tutt’altro. Portare via significa anche rapire, strappare, separare, sedurre. Educere assomiglia molto a seducere, anche nel senso di sviare e portare fuori strada. Ma soprattutto, prima che condurre in un luogo appartato, può significare condurre all’ aperto. Il gesto educativo è il gesto di chi porta nella radura, la radura dell’essere di cui parla Heidegger. Jean-Jacques porta via Émile sin dal momento della nascita. Qui l’altrove dell’ educazione è il luogo stesso della nutrizione e della cura, in antitesi a quello negativo della famiglia di origine. L’educere si contrappone all’educare sussumendolo in sé. E Socrate, in quanto educatore, è molto più corruttore che maieuta. 0, per lo meno, è in quanto oggetto di amore da parte dei giovani, anziché sedotto da essi, che può fungere da ostetrico e formato re.
Nel tempo libero mi trovo con 3 amici per suonare un pò. Ho iniziato a suonare la batteria tardi, qualche lezione, molta autodidattica e qualche concerto nei pub…
Posto qualche brano che abbiamo registrato nella nostra sala prove nel mese di aprile.
Ascoltate con poco senso critico…mi raccomando!!!
LOCOMOTIVE BREATHE : è un brano dei Jethro Tull, la mia band preferita> http://www.mediafire.com/?jnzzjtjwtgx
COMFORTABLY NUMB: a proposito di atarassia. Il titolo tradotto è “piacevolmente insensibile”. Brano dei Pink Floyd…Un mito nella storia del rock > http://www.mediafire.com/?10dq1b4mgbf191q
HEY YOU: altro brano dei Pink > http://www.mediafire.com/?jzkhdaxodcr
IMPRESSIONI DI SETTEMBRE: brano della P.F.M. praticamente la storia del rock progressive italiano > http://www.mediafire.com/?j0m0znn3w5m
FORTE DI FIATO: brano registrato qualche mese fa dopo una discussione circa la posizione di un prete “particolare”…
http://www.mediafire.com/?3pw3bfw5hynt5hz
Buon ascolto!
Questo semplicissimo gioco (individuazione di coordinate cartesiane) non poteva mancare nella mia raccolta…
Scopo del gioco è quello di individuare sul piano cartesiano alcune coordinate per piantare i cavoli…attenzione al coniglio.
Scarica qui ORTO CARTESIANO> http://www.mediafire.com/?2jymy2jzzlz
Il “soroban” è un abaco giapponese ancora utilizzato in oriente ed il suo “metodo” viene insegnato ai bambini perchè facilita l’apprendimento della matematica: deduzione, osservazione, calcolo.
Può essere facilmente realizzato utilizzando pochi utensili (un trapano o un avvitatore e un “tagliacornici”) e materiale reperibile in ferramenta(“perle in legno” forate, bastoncini/stecchi per spiedini, viti):
Le misure del telaio sono riportate in foto:
Nel “separatore o divisorio” (16x4x1 cm) dovranno essere fatti tre fori per far passare gli stecchi da spiedino; nei 2 pezzi (16x4x2 cm) si dovranno avere gli stessi fori (non passanti) che saranno la sede delle punte di stecco:
L’assemblaggio dei vari pezzi è abbastanza semplice. Riporto in foto le varie fasi.
(Al punto 1 è preferibile forare la cornice per evitare che le viti fendano il pezzo).
COME FUNZIONA IL SOROBAN?
A)LE PERLINE DELLA COLONNA A DESTRA VALGONO 1;
B)QUELLA CHE SI TROVA AL DI SOPRA DEL DIVISORIO VALE 5.
C)LA COLONNA CENTRALE RAPPRESENTA LE DECINE CON LA PERLINA DA 50 SOPRA IL DIVISORIO.
D)LA COLONNA A SINISTRA RAPPRESENTA LE CENTINAIA CON LA CORRISPONDENTE PERLINA DA 500 SOPRA IL DIVISORIO.
E)CON QUESTO ABACO E’ POSSIBILE COMPORRE IL NUMERO MASSIMO DI…INDOVINATE PROVANDO!
Ottima riproduzione virtuale della linea dei numeri entro il 20 con la possibilità di personalizzare l’intervallo numerico e la direzione delle “operazioni”.
Scarica qui> http://www.mediafire.com/?2iaj0mxemul
2+2
Software per contare, confrontare i numeri e fare addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni o divisioni. Ha una buona grafica e la possibilità di gestire alcuni parametri d’impostazione dei vari giochi (intervallo di numeri, difficoltà, lingua…).
Scarica 2+2> http://www.mediafire.com/?tkyj4jmzeza
TANGRAM
Gioco classico
Il link permette di scaricare il gioco in versione utilizzabile sulle LIM:
http://www.mediafire.com/?yl2gajjlyhn