Archivio per la categoria ‘PROBLEMI?’

Nel 2015 e nel 2016, il maestro Camillo Bortolato ha pubblicato due libri/blocco dal titolo curioso e provocatorio: “Disfaproblemi – 90 esercizi per liberarsi dalla paura della matematica”  e “Disfaproblemi con la calcolatrice – 99 esercizi per liberare l’intelligenza dei bambini”. Sono indirizzati a tutti i bambini e i ragazzi a partire dai primi anni della scuola Primaria.

Anche gli adulti possono trovarli interessanti!

Che differenza c’è fra i due libretti si capisce dal titolo

– Nel secondo pubblicato, il Disfaproblemi con la calcolatrice, si propone l’utilizzo della calcolatrice già dalle prime classi di scuola primaria, precisamente dopo gli esercizi di calcolo mentale indicate dal Metodo Analogico e favoriti dagli strumenti,  La linea del 20 in prima e quella del 100 in classe seconda. Con la calcolatrice poi si vola con la soluzione dei vari problemi, e utilizzando tutte e quattro le operazioni di cui ancora non si conoscono gli algoritmi per il calcolo scritto.  Quindi visualizzare il problema presentato con immagini e valore monetario, leggere la domanda e scegliere l’operazione corretta, poi digitare numeri e verificare se il risultato è corretto. Diversamente si riprova e si trova l’errore!

Tutto con gli oggetti e gli euro perchè, come diceva anche la grande Montessori, “il calcolo si insegna praticamente in bottega”. Certo che Maria Montessori, cento anni fa non aveva a disposizione la calcolatrice, i bottegai facevano con precisione i calcoli con carta e matita, utilizzando con ordine e metodo i quattro algoritmi;  chissà che avrebbe fatto se avesse avuto a disposizione l’odierna tecnologia? La bottega di allora è oggi un supermercato con lettura digitale dei prezzi e casse calcolatrici… Forse è tempo di aggiornarci, pur continuando a sapere anche la “storia” del calcolo.

– Nel Disfaproblemi senza uso di calcolatrice invece, i problemi/esercizio proposti sono presentati come dei quiz intelligenti, che con attenzione e intuito portano a trovare la soluzione di situazioni via via più complesse. Questo tipo di problema, che non richiede procedure rigide e complicati algoritmi, favorisce nei ragazzi un approccio alla matematica più disinvolto,  perchè pur richiedendo impegno, diverte e dà l’opportunità a tutti di trovare soddisfazione.

Vediamo alcune pagine a confronto:

Quindi Disfaproblemi che disfano solo le paure, le lungaggini con riscrittura di parole e calcoli… ma libertà all’intuizione, all’immaginazione, alla creatività: qualità indispensabili nella soluzione dei problemi.

Poi a scuola si impara anche a scrivere utilizzando i linguaggi corretti e precisi della matematica e tutto diventa sempre più chiaro, completo e BELLO!

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Scritto e pubblicato da

Alicemate-maestra Maria Valenti

Il 13 febbraio scrivevo nel mio gruppo facebook: “Scuola primaria con innovazione”:

Arrivato il libro di Camillo e per me è suonata la campanella!
Ricordo anch’io il mio primo giorno di classe 1^: solo tanti tanti bambini e i pavimenti di legno che facevano tanto tanto rumore, con tutti quei bambini sopra. (Quantità “tanto” percepita con scarso piacere!)
Voi ricordate il vostro primo giorno di scuola?

 

 

Il 15 febbraio aggiungevo: Ho terminato la “Lettera a un bambino che ha paura della matematica” di Camillo Bortolato. Vi dico due cose all’indirizzo del bimbo di 6 anni, quello che andrà in classe 1^. Anzi ho fatto una sintesi montando un’immagine di un video, sempre del maestro Camillo.

(cliccare sulle immagini per ingrandire e leggere)

Poche ore dopo aggiungevo: e al bambino che andrà in classe 2^, la lettera del maestro Camillo parla delle operazioni in colonna o calcolo scritto, gli algoritmi. Cosa dice a questo bimbo di 7 anni? (ancora in un’ immagine):
“I bambini dunque si prenderanno la calcolatrice e faranno tutti i problemi della primaria, fregandosene dei programmi. Perchè dove c’è intelligenza non ci sono limiti alla comprensione.”

Quindi penso al Disfaproblemi con la calcolatrice e pubblico alcuni problemi per mostrare esempi e stimolare alla riflessione.
(cliccare sempre sulle immagini per ingrandire e far scorrere)

Ci sono stati diversi interventi di insegnanti che fanno capire che l’uso della calcolatrice alla scuola primaria è ancora un po’ lontano dall’essere praticato, nonostante le Indicazioni Nazionali ne consiglino l’utilizzo già dalle prime classi.

Quindi suggerisco:

Si possono fare gli stessi problemi (del Disfaproblemi) anche senza calcolatrice, usando il calcolo a mente, scrivendo i risultati parziali per non perderli, ma anche scrivendo le operazioni sul blocchetto o sul quaderno. Oppure farli insieme alla lavagna (chi avesse la LIM mette tutta l’immagine scansionata), si possono fare insieme e discutere le diverse proposte. Volendo potrebbe essere la sola insegnante ad utilizzare la calcolatrice, come esempio di possibile controllo.

Un altro problema rilevato è nella presenza sia dei suggerimenti della formichina che dei risultati per il controllo autonomo. Si dice che questi aiuti potrebbero favorire troppo, demotivando il ragionamento autonomo… quindi aggiungo:

La scuola è insegnamento innanzitutto, fatta di tanto lavoro con la guida, lo stimolo, con esempi, suggerimenti… Tutto questo, se si ha un buon strumento con cui esercitarsi, diventa anche un percorso autonomo. E ogni alunno è interessato a fare sempre meglio e fare senza utilizzare il suggerimento, e senza nemmeno guardare ai risultati. Quando l’apprendimento non è fatto di valutazione non si trasforma in cercare i risultati, ma nella soddisfazione di farcela! È un continuo mettersi alla prova per imparare. Chi non entra in questa ottica, pensa solo a fregare l’insegnante, a truccare, a falsare… anche questo cambio di finalità fa parte di un insegnamento attivo e creativo.

L’altezza delle 4 case: un problema che ha suscitato molto interesse perchè se non si presta attenzione fa sbagliare anche gli insegnanti, e proprio questo è stato da stimolo e riflessione su come sia efficace anche l’errore, il confronto e la discussione intorno ai lavori matematici.

In seguito ho pubblicato il problema Le tre strade di cui si conoscono le differenze di lunghezza, l’ho proposto prima trasformato in testo scritto, poi con l’immagine: è piaciuto e si è scoperto che si può utilizzare la procedura appresa del problema precedente, e che senza mettere i dati nel disegno è più facile sbagliare:

Bello anche l’utilizzo degli euro in moltissimi problemi e disfaproblemi di Bortolato. I bambini, già in 1^ e 2^ cominciano a vedere i decimali, a leggerli come si fa in casa ed è subito analogia anche l’uso della virgola… certo, pian piano diventerà più “matematico”, ma intanto si comincia.

Ecco due “bilance” per i bambini di 7 anni, per risolvere in modo intuitivo le proporzioni:

Concludo questa riflessione con lo sguardo alla montagna della conoscenza, questo è il modo più chiaro per ricordarci sempre come si apprende: sempre attraverso le cose che poi diventano parole e infine simboli, strumenti sempre più complessi ma efficaci e risolutivi, se si sanno utilizzare!

Scrivendo al nostro bambino, Camillo disegna infatti una montagna per presentare il calcolo scritto e una per i problemi:

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Bibliografia:

Lettera a un bambino che ha paura della matematica, Camillo Bortolato, Erickson

Disfaproblemi con la calcolatrice (99 esercizi per liberare l’intelligenza dei bambini), Camillo Bortolato, Erickson

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Scritto e pubblicato da

Alicemate-maestra Maria Valenti

LABORATORIO CREATIVO DI NATALE

Scuola Primaria “G. Rodari” ( I. C. Nuti )

Fano (PU)

Classe 5^ C

Insegnanti: Monica Omiccioli e Martina Marchini

Quest’anno abbiamo deciso di realizzare un “lavoretto” di Natale semplice e veloce.

Prendendo spunto da un tutorial su YouTube, ci siamo divertiti a sbriciolare, tagliare, incollare e a creare…

Bambini all’opera

 

Abbiamo documentato il lavoro sul quaderno

Scrivere il testo in lingua italiana e con sequenze di immagini

Compito di realtà da risolvere con la matematica:

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Grazie e complimenti ai bravissimi ragazzi di classe 5^ di Fano e alle loro insegnanti, per aver fatto questa bella esperienza e averla documentata, per poterla condividere su questo blog dove moltissimi insegnanti e altri ragazzi potranno vedere e imparare da loro!

Ciao e Buon Natale anche da me, una ex maestra di scuola, Maria Valenti

 

VERIFICA IN ITINERE – marzo,  classe 5^Traona,  a.s. 2016-17 –

La verifica è stata costruita utilizzando alcuni esercizi del libro “Matematica al volo in quarta”,  in seguito a molti lavori simili presi dal libro stesso, da quello di classe 5^ e dal CD-ROM “Problemi per immagini”, tutti di C. Bortolato.

Capacità e conoscenze da attivare, tratte dagli obiettivi di apprendimento della progettazione di classe:

Numeri

utilizza strategie di calcolo mentale, applicando strategie e proprietà

– esegue le quattro operazioni entro il miliardo con numeri interi e decimali

esegue le espressioni come sequenze di calcoli

Spazio e figure

– Calcola il perimetro e l’area di figure anche complesse in modo intuitivo e con le formule, utilizzando le misure e le loro trasformazioni

Relazioni dati, previsioni

– Classifica oggetti, figure, in base a due o più proprietà e utilizza rappresentazioni mediante diagrammi di Venn, Carrol, ad albero

Problemi

– Comprende i problemi e li risolve utilizzando rappresentazioni iconiche e geometriche e i linguaggi matematici conosciuti: operazioni, espressioni, frazioni, misure, equivalenze, tabelle e grafici.

La verifica somministrata il 15 marzo:

Una verifica eseguita molto bene, le soluzioni non sono le uniche possibili. Questa è stata scelta per correttezza e ordine.

(Per ingrandire cliccare sulle immagini e far scorrere le gallerie)
preparato e pubblicato dall'ins Maria Valenti (Alicemate sul blog)

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Al lavoroP1160608!

Dalla costruzione di un metro quadrato di carta alla soluzione di un problema autentico, cioè vicino al reale, con misure reali, prezzi reali…

Il bisogno e la possibilità di rinnovare l’aula non sono reali, ma un po’ di “far finta” è nel GIOCO di IMPARARE !

Per vedere la documentazione dell’attività in classe 4^ con maestra Maria (o Alicemate), cliccare sui  link sotto:

Il metro quadrato (costruzione)

Continuiamo il lavoro utilizzando il nostro metro quadrato di carta per misurare una superficie: (clicca al link sotto)

IMG_0746 Misurare col metro quadrato

Dalle I.N. “In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive.”

 

E ora proviamo a utilizzare le misure? (Vedere sempre il lavoro fatto in classe al link sotto)

Misure e problemi

Dalle I.N.    “L

P1160692

lo strumentino per le equivalenze è allegato al testo Matematica al volo in quarta, C. Bortolato, Erickson

a costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese; è un processo che comporta anche difficoltà linguistiche e che richiede un’acquisizione graduale del linguaggio matematico. Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola.

 

problemi immagineSempre dal  convegno “INSEGNARE E APPRENDERE LA MATEMATICA” tenuto a Rimini il 15 e 16 maggio scorsi.

Fra i vari workshop, ho scelto questo sui problemi che, come dice Camillo Bortolato “è un argomento bellissimo ma di sofferenza, di disillusione che richiede un giga di energia perchè i  problemi li risolve solo chi vede l’azione, il film” … e come dice anche Giorgio Bolondi i problemi non sono solo esercizi da applicare ma richiedono creatività, immaginazione…

7- Problemi aritmetici per la scuola primaria (Gagliardini Emanuele, Psicologo al Centro Liberamente, Jesi, Ancona)

Il workshop ha affrontato il tema delle difficoltà relative alla risoluzione dei problemi aritmetici da parte dei bambini della scuola primaria analizzando le specifiche abilità coinvolte in tale compito e gli errori comunemente commessi.

Metto le paginette di appunti, spero si riescano a decifrare, fate attenzione a come molti bambini giungano alla soluzione senza passare per la comprensione del problema… pare assurdo, ma è proprio vero!

                  (cliccare sulle pagine per ingrandire)

appunti 1appunti 2appunti 3————–

Al prossimo!

L’anno scolastico è terminato, ho pensato di pubblicare questo articolo dove raggruppo le attività fatte lungo il secondo quadrimestre per insegnare ai miei alunni il calcolo delle aree dei poligoni. Quest’anno l’ho fatto utilizzando anche le potenzialità della lavagna interattiva che, unita alla tradizionale manipolazione di materiale,  ha modificato e penso migliorato le lezioni. Ho riunito tutto con dei link, lezioni ed esercizi in classe e alla LIM. Potete vedere come abbiamo lavorato, andando al blog delle classi quinte “Fantasia e Innovazione” e  potete scaricare i file notebook per avere il materiale subito fruibile sulle LIM.

1. Calcolare l’area di rettangolo e quadrato

Con la LIM  abbiamo iniziato il nostro laboratorio manuale /multimediale: disegnando, linkando,  misurando, toccando,  ragionando e  scoprendo,  poco per volta  con l’uso della “tendina”. In questo modo abbiamo iniziato a scoprire le formule per calcolare le aree dei poligoni:

se vuoi vedere la lezione  vai al blog di classe, clicca   QUI

se vuoi scaricare il file notebook preparato per la LIM,  clicca QUI e segui le indicazioni

2. L’area dei triangoli alla LIM

Per scoprire come si calcola l’area dei triangoli facciamo un piccolo laboratorio: la LIM ci mostra i passaggi e ci visualizza le istruzioni da seguire:

se vuoi vedere la lezione  vai al blog di classe, clicca   QUI

se vuoi scaricare il file notebook preparato per la LIM,  clicca QUI e segui le indicazioni

3. L’area del parallelogramma alla LIM

Abbiamo scoperto come si calcola l’area del parallelogramma o romboide facendo  un piccolo laboratorio e  aiutati dalle spiegazioni  alla LIM:

se vuoi vedere la lezione  vai al blog di classe, clicca  QUI

se vuoi scaricare il file notebook preparato per la LIM,  clicca QUI e segui le indicazioni

4. L’area del rombo alla LIM

Sempre con l’uso della LIM, ci prepariamo a scoprire la formula per calcolare un’altra area: quella del rombo. Questo è quello che la maestra  mostra un po’ alla volta alla lavagna:

se vuoi vedere la lezione  vai al blog di classe, clicca  QUI

se vuoi scaricare il file notebook  preparato per la LIM,  clicca QUI e segui le indicazioni

5. L’area dei trapezi alla LIM

1 – disegnare sul proprio quaderno i tre trapezi con le stesse misure di quelli alla LIM  (occhio ai quadretti=1/2cm) e seguendo le indicazioni, sempre scritte alla LIM:

se vuoi vedere la lezione  vai al blog di classe, clicca  QUI

se vuoi scaricare il file notebook  preparato per la LIM,  clicca  QUI e segui le indicazioni

6. L’area dei poligoni regolari alla LIM

Area dell’ esagono, del pentagono e…  di tutti i poligoni regolari.

Costruiamo un esagono con l’uso del goniometro, guardiamo alla LIM  e ripetiamo sul quaderno.

se vuoi vedere la lezione  vai al blog di classe, clicca  QUI

se vuoi scaricare il file notebook  preparato per la LIM,  clicca  QUI e segui le indicazioni

Osservazioni

Questi file li ho costruiti io preparando le lezioni a casa sul  computer,   li ho poi modificati alla LIM, valutando le soluzioni migliori con i ragazzi e ho aggiunto alcuni esercizi/problemi per applicare subito la formula trovata, non dettata!!!

Ogni insegnante può trarre spunto e adeguare al suo bisogno.  Ai miei ragazzi mi pare sia servito e anche piaciuto: si lavora con carta e forbici, ma anche costruendo, toccando e muovendo le figure alla LIM.   Il laboratorio da manuale diventa manuale/multimediale, quindi doppio!

Buone vacanze a tutti  da…      

Dopo un gioco, ecco  un problema matematico per entrare nel vivo del lavoro di classe 5^.

Costruire eco-portafogli

Spunto e stimolo

Partire da situazioni concrete, vissute dai ragazzi, perché i problemi siano reali e sappiano attivare l’ impegno per la ricerca della soluzione, insomma che siano in grado di far mettere in gioco il detective che c’è in noi.

Bisogno

A questo proposito, nei primissimi giorni di scuola, in classe 5^, abbiamo dovuto risolvere un problema per conoscere quale spesa avremmo dovuto affrontare per la costruzione del dono di benvenuto da offrire ai compagni di classe 1^.

Motivazione a nuovi apprendimenti

Nel nostro caso ho utilizzato il problema come una lezione/laboratorio, che servisse ai ragazzi per “rimettersi in moto” e fosse motivante verso i nuovi apprendimenti. Doveva servire a mostrare alcune procedure e accorgimenti necessari alla soluzione del problema e presenti nel programma di classe 5^.

Ecco il nostro problema:

GLI ECO-PORTAFOGLI

Problema

Per fare gli eco-portafogli ai bambini di classe 1^, oltre al materiale di recupero, dobbiamo acquistare del nastro adesivo. Ogni confezione ne contiene m 2,7. Con il nastro dobbiamo ricoprire 4 lati del portafoglio: uno di cm 11, uno di cm 10,50 e due di cm 4.   Quanti centimetri di nastro adesivo ci servono per ogni portafoglio?   Noi dobbiamo preparare 35 eco-portafogli.   Quanti centimetri di nastro in tutto?   Quante confezioni di nastro dobbiamo comperare?   Ogni nastro costa € 2,00.    Quanto spenderemo per il nastro adesivo?

       

– Proviamo a vedere il nastro necessario utilizzando una “bindella” da 10 metri.(1^ foto)

– Srotoliamo poi il nastro contenuto in una confezione, non proprio quello ma della stessa misura, e compariamo, vediamo quante volte dobbiamo srotolarlo per avere tutto quello che ci serve (2^ foto)

Registriamo sul quaderno lavorando tutti insieme.

     

Non è stato facile, ma rivedendo la soluzione trovata con i compagni e l’insegnante,  si capisce e pian piano si impara.

Se vi interessano le istruzioni per costruire questi portafogli utilizzando i cartocci di tetrapak

cliccate QUI

RISOLVERE PROBLEMI? “Detective in azione” !

Pubblicato: 26 Maggio 2011 da alicemate in DIDATTICA, PROBLEMI?

Risolvere problemi? Il detective in azione!

Quando ci troviamo davanti ad un problema di matematica da risolvere dobbiamo trasformarci in detective.

facciamo il parallelo:

1- lavoro del detective  (giocatore su “la scena del crimine”) 

2- lavoro dello studente alle prese con un problema matematico

Il giocatore detective (l’alunno) viene reso completamente padrone della situazione e dovrà utilizzare tutti gli elementi riscontrabili nello scenario (nel testo) per far luce sul mistero e scovare l’assassino (per trovare la soluzione).

Le musiche sono malinconiche, cupe ma mai fastidiose e perfettamente collegate con le situazioni di gioco (in un clima di concentrazione in classe).

L’esamina del luogo (la rilevazione dei dati) del crimine avviene come detto nella maniera più classica che esista: tramite il punta e clicca tipico delle vecchie avventure grafiche (la registrazione completa e attenta dei dati). Tramite il cursore del mouse dovrete far luce  su tutti gli oggetti che troverete e utilizzare quelli che, secondo voi, risolveranno il mistero (attenzione ai dati inutili, nascosti o mancanti).

Sarete forniti anche di un portentoso inventario con tutti i più importanti attrezzi del mestiere: pennelli, acchiappa-impronte, agenda per prendere appunti e cosi via  (utilizzando, oltre a quaderni, penne ecc, gli strumenti matematici di propria conoscenza: operazioni matematiche, equivalenze,  tabelline,  figure e proprietà della geometria,  numerazioni…)

Proviamo prima a fare i detective…  giocando con attenzione… clicca sul titolo e … al lavoro!!

The Scene of The Crime

The Scene of The Crime è un flash game che trasporta il giocatore all’interno di una avventura grafica vecchio stile che utilizza la componente investigativa in maniera molto accentuata. Protagonista della vicenda è il classico detective con l’impermeabile che deve far luce su un misterioso omicidio avvenuto nel più torbido degli Hotel.

Qui sotto, nel video, dovreste vedere come viene esaminato e risolto il caso, è un po’ complicato, ci vuole tempo e pazienza, fortunatamente i nostri problemi sono più semplici, ma senza riflettere ed eventualmente anche correggersi non si arriva ad una giusta soluzione!!

Adesso se vuoi riprova a fare le cose da solo, torna al titolo sopra e clicca ancora per riesaminare il caso,  le scritte sono  in inglese… ma ormai i giovani lo conoscono tutti!

oppure, se preferisci…   entra in classe e,  concentrazione al massimo per risolvere…

IL PROBLEMA DEI CAPELLI NERI

LA MAESTRA IERI HA CHIESTO A LUCA, CHE HA 10 ANNI, LE ETA’ DELLE SUE TRE SORELLE. DA VERO APPASSIONATO DI MATEMATICA, LUCA LE RISPONDE CHE IL PRODOTTO DELLE LORO ETA’ E’ 36. LA MAESTRA DECIDE DI STARE AL GIOCO E GLI CHIEDE ALTRE INFORMAZIONI. LUCA ALLORA AGGIUNGE CHE LA SOMMA DELLE ETA’ DELLE TRE SORELLE CORRISPONDE AL NUMERO CIVICO DELLA CASA DELLA MAESTRA. I DATI CONTINUANO A NON BASTARE ALLA MAESTRA E ALLORA LUCA AGGIUNGE: “SILVIA, LA MAGGIORE, HA I CAPELLI NERI…”. LA MAESTRA PERPLESSA, NON RIESCE A RISOLVERE L’ENIGMA.

“A CHE COSA SERVE SAPERE CHE LA PIU’ GRANDE DELLE TRE HA I CAPELLI NERI?” 

VOLETE AIUTARE LA MAESTRA A SCOPRIRE LE ETA’ DELLE TRE BAMBINE?

(ps ps: carta e penna e al lavoro con  tutto l’intuito e il rigore di un … detective!)

Avete provato?

Guardate la soluzione trovata  dai ragazzi di classe 4^della  primaria lavorando in gruppo con la guida dell’insegnante:

Vi metto i fogli su cui il segretario del gruppo ha registrato i passaggi verso la soluzione (CLICCARE SOPRA PER LEGGERE):

      

 

… serve  anche vedere come gli altri hanno lavorato… per imparare e poi… PROVARE !