L’incontro della pittura di Chagall con la musica di Mozart, scaturisce dalla comune sensibilità per la fascinazione della fiaba.
Il trionfo della musica
Le fonti della musica
Ecco un’attività che si presta per un lavoro trasversale nella scuola primaria, che utilizza e forma competenze di italiano, arte e immagine e musica. Si può fare in tutte le classi della scuola primaria adeguando consegne e tempi di attenzione.
Obiettivi:
Italiano:
– Ascolto di di fiabe
Musica:
– Ascolto di brani musicali tratti da opere lirica come supporto all’espressione di vissuti, alla comunicazione di informazioni e emozioni.
Arte e immagine:
– Comunicare attraverso il disegno esperienze vissute; storie ascoltate; contenuti di canti e il loro significato
Ascolto dell’Opera musicale di Mozart “Il flauto magico” adattata per i bambini, in tre parti:
Arte e immagine:
Disegnare i momenti della fiaba o i personaggi servendosi di opere di artisti in questo caso possiamo utilizzare quelle di Chagall. C’è un libro “Il flauto magico a colori di Marc Chagall” dove si possono trovare i bozzetti fatti dall’artista per questa opera lirica. Due disegni copiati da me per mostrare la gioiosa allegria delle figure di Chagall che, mostrate alla LIM, potrebbero dare spunti per usare linee e macchie di colore.
Raggruppo qui i post pubblicati nel mio gruppo facebook “Scuola Primaria con innovazione” scritti per condividere riflessioni durante la lettura di testi di Maria Montessori e i collegamenti fra il metodo montessori e il metodo analogico di Camillo Bortolato, di cui ho sperimentato il materiale a scuola e sono formatrice.
I libri di Montessori da cui ho preso spunto sono “L’autoeducazione” (nelle scuole elementari), continuazione del volume “La scoperta del bambino” (pedagogia applicata nelle Case dei Bambini) e Psicogeometria e Psicoaritmetica, questi due pubblicati per la prima volta in Spagna nell 1934. in Italia nel 1971 Psicoaritmetica e solo nel 2011 Psicogeometria.
(le date che appaiono lungo l’articolo sono link che rimandano al post su facebook)
cliccare sulle immagini per ingrandire e farle scorrere con le frecce
Avevo iniziato le frazioni in classe 3^ con il taglio di una torta, e per poter dividerla in modo “matematico”, avevo utilizzato il goniometro.
Sapete che anche la grande Montessori per presentare le frazioni aveva creato un materiale simile alla torta: piastrelle con “fette” a incastro, e sotto le fette che c’è? un goniometro per misurarle anche in gradi. E così si fanno le frazioni e gli angoli!
Che ne dite? Una lettura della Montessori potrebbe aiutare a trovare spunti e magari creare materiali simili anche solo in cartoncino o disegnati.
La mia torta con il cerchio di carta su cui avevamo segnato la misura delle fette (angolo ottenuto dividendo 360 per 20) usando il goniometro
Una pagina di Montessori in L’autoeducazione, dove presenta il materiale per imparare le frazioni alla scuola primaria. Sotto alle fette c’è il goniometro e i bambini imparano a misurare l’angolo di ogni pezzo e a contare praticamente i gradi
“L’apprendimento è sottomesso ad una condizione essenziale: che l’allievo accetti di ricevere le cognizioni: che egli possa fare attenzione e cioè si interessi. La sua attività psichica è il sine qua non per la riuscita”
(Montessori, Psicogeometria)
Ecco in dialogo il Metodo Montessori e il Metodo Analogico al prossimo convegno Erickson di Rimini del 6, 7 settembre: “Insegnerò al volo con il Metodo Analogico”
Clicca QUI per le informazioni del Convegno
Costruire, manipolare, disegnare… per intuire e fare scoperte geometriche.
Ogni quadrato è la metà di quello sottostante, e tante altre scoperte si possono fare… Io ho provato usando solo due fogli A4 con retro quadrettato.
(da Psicogeometria di M. Montessori)
Da questa attività di geometria, di manipolazione e osservazione, la Montessori fa rilevare anche la possibilità di creare figure artistiche. Non spiega come costruire i quadrati, ma basta lavorare sulle varie metà triangolari e ricomporle. In questo modo il valore di ogni quadrato è facilmente colto anche dai bambini.
Sovrapposizione di tre colori dal più grande al più piccolo.
La chiocciola bicolore dove i quadrati si sovrappongono nei punti di lato piccolo su mezza diagonale grande
Facendo si fanno osservazioni, si impara il linguaggio, si utilizzano strumenti, si collabora e si ottengono anche soddisfazioni che stimolano impegno e riflessione.
pagina del testo utilizzata
ritaglio, composizione con confronti e discussione fra i diversi gruppi e copiatura sul quaderno denominando le forme geometriche utilizzate
Quesito per domani: come dimostrare che un cerchio è inscritto esattamente in un quadrato che è doppio di quello inscritto al cerchio stesso? Che sono uno la metà dell’altro è certo perché sono quelli costruiti da me. Ma che un cerchio stia perfettamente tra loro ha una spiegazione “visibile”
(sempre Montessori insegna)
Il disegno decorativo è una delle applicazioni spontanee che esplode ogni nuova tecnica geometrica appresa. Così l’uso del compasso e altri materiali portano il bambino a creazioni estetiche di rara finezza di esecuzione (da Psicogeometria di Montessori)
Vassoio dei miei ragazzi di classe quinta con la matematica analogica di Bortolato (vedere al link dell’immagine)
Calcolare la superficie o area: prima con le figure per cogliere intuitivamente le regole, poi si confronta, analizza, ragiona… ed eccoci alle formule. Montessori usa il materiale appositamente studiato, Bortolato usa molte immagini animate e disegnate appositamente su cui fare tanti esercizi e intuizioni. Certamente ogni insegnante in classe farà i laboratori, in armonia col suo percorso.
Vi metto proposte in parallelo:
Montessori spiega (agli insegnanti)
Bortolato proposte ai bambini
Montessori spiega di passare al materiale
Bortolato ci mostra molte immagini su testi e animazioni per la LIM o pc
Come trovare la misura della superficie di un poligono regolare?
Sempre trasformando la figura in un rettangolo. Lo dice anche La Montessori e se non abbiamo il suo materiale, abbiamo la LIM e la carta… e buone proposte 😉
(Al Convegno di Rimini del 6-7 settembre abbiamo laboratori)
Forme dalla realtà
la geometria intorno a noi
Pagina di Montessori per gli insegnanti
Alla LIM stiamo smontando un esagono
lo facciamo anche con la carta
Risolviamo problemi dal testo di Bortolato, “visualizzando” la formula
Perimetro e superficie di un cerchio? Nella primaria è facoltativo, non è nei programmi, ma se si volesse si potrebbe estendere al cerchio la regola che abbiamo usato per tutti i poligoni: trasformarlo in un rettangolo che ha come base il perimetro o circonferenza e come altezza il raggio. Ma che c’entra il 3,14 che si trova nelle formule? Ecco un laboratorio da fare.
(due brevi video e foto delle misure che poi verranno corrette nella secondo tentativo)
da Psicogeometria di Montessori
Visualizzare le formule per aiutare la memorizzazione (Bortolato cl. 5^)
Un laboratorio per scoprire con LIM, carta e forbici (o col materiale Montessori) che la somma degli angoli interni di un triangolo misura sempre 180 gradi.
da Psicogeometria di Montessori
Alla LIM le istruzioni per il mio laboratorio (con spostamenti mobili)
Strumenti per il calcolo mentale: visualizzare le quantità prima dei simboli. Mettere a disposizione dei bambini materiali che “mostrano i trucchi del calcolo”
(con Montessori in Psicoaritmetica e Bortolato)
In Psicoaritmetica di Montessori
Nella guida “La linea del 20” di Bortolato
Dal nuovo video di presentazione della “Linea del 100” di Bortolato
Negli strumenti della “Linea del 1000” di Bortolato
Dare un nome e un simbolo alle quantità aiutando la memorizzazione con analogie, confronti, ciclicità… Da Psicoaritmetica di Montessori e dai quaderni dei miei alunni che sperimentano il MAB
da Psicoaritmetica Montessori
da un mio quaderno di cl. 1^ con MAB
segue quaderno, con osservazioni della struttura delle parole
Prima e durante la memorizzazione delle tabelline, si lavora con materiali adatti a favorire la comprensione della moltiplicazione come replicazione della stessa quantità. La memorizzazione ne verrà così motivata.
(da Psicoaritmetica di Montessori e MAB di Bortolato)
da Psicoaritmetica, un esempio di costruzione di una moltiplicazione con le perle
La tabella della moltiplicazione mobile con controllo del risultato
Le sintetiche spiegazioni di Bortolato per la moltiplicazione
La struttura dei numeri suddivisi in classi con differente “gerarchia” e, ad ogni cifra un diverso valore, “relativo” al posto che occupa, e non “assoluto” dato dalla reale quantità che rappresenta.
Montessori e Bortolato in accordo
Da Psicoaritmetica (Montessori)
da Psicoaritmetica
Da Bortolato (classe 5^)
gli zeri danno il valore alla cifra (estesa) da Psicoaritmetica di Montessori
Strumentino di Bortolato con gli zeri della versione “estesa” che chiudendosi a fisarmonica diventa “compatta”
Linee orizzontali e verticali. Seguendo i suggerimenti della nostra grande Montessori, usiamo due strumenti e prendiamo nota: LA LIVELLA o BOLLA e il FILO A PIOMBO. Il filo l’ho usato anch’io in classe, la livella non l’avevo mai pensata.
Da Psicogeometria di Montessori
I vasi sono su un piano orizzontale? Controlliamo
Ora ricontrolliamo? Si, la bolla nell’acqua è centrata
La sdraio ha lo schienale verticale? È nella direzione del filo a piombo?
Le prime divisioni in classe 2^ con un materiale che visualizza la partizione. La tavola di Montessori e lo strumentino di Bortolato
42:5 con la Tavola di distribuzione e le perle per le prime divisioni (di Montessori)
42:5 con lo strumentino di Bortolato, usando la tavola coi numeri per vedere il formarsi del dividendo a gruppi schierati di 5. Abbiamo 8 gruppi ma con resto
Visualizzare schieramenti e resto, contare il dividendo, il divisore e il resto
La divisione con più cifre al dividendo e ancora una sola cifra al divisore, si risolve a sequenze di prodotti parziali come ben sappiamo.
Montessori ce lo mostra con la sua tavola della distribuzione e le scodelline dove suddividere il dividendo. Volendo si potrebbe proporla nello stesso modo anche con lo strumentino di Bortolato come prima dimostrazione. Poi è meglio conoscere le tabelline e usare il calcolo mentale. Il lavoro di Montessori è per bambini di 6 anni, quello di Bortolato per quelli di 8 anni.
di Montessori: preparazione materiale
Le diverse sequenze per dividere migliaia, centinaia, decine e unità
Lo strumentino di Bortolato per supportare e la procedura della divisione e calcolare il resto di ogni divisione parziale
le brevi indicazioni di Bortolato sulla guida di classe terza
Le unità di misura di superficie e volume (volume magari solo accennate in quinta), con una tabella che mostra le equivalenze e due “facili” problemi, dal libro Psicoaritmetica della Montessori; e dal libro operativo di Bortolato per per la classe quinta, lo strumentino delle equivalenze di aree e volumi e una pagina di problemi dove si evidenzia il percorso di trasformare le figure in rettangoli equivalenti.
Dopo tanti articoli di contatto fra Metodo Montessori e Metodo Analogico, vi aspetto a Rimini il 6 e 7 settembre, dove Sonia Coluccelli (Fondazione Montessori Italia e Rete scuole Montessori Alto Piemonte) sarà presente nella Plenaria a più voci per rispondere a: Come impara un bambino?
“Il dialogo aperto con il maestro Camillo Bortolato assume proprio questo punto di vista… e approda alla domanda che muove il nostro lavoro comune: “hai chiesto ad un bambino se ha voglia di imparare?”
Al link se volete vedere tutto il programma. Anche io sarò presente in un laboratorio.
All’incontro con i formatori del Metodo Analogico Bortolato a cui ho partecipato il 24 giugno, ci hanno chiesto un parere sulle novità di questa e di altre nuove edizioni.
Subito avevo notato i diversi colori, disegni e caratteri di stampa, oltre alla dimensione ridotta. La minor dimensione è sicuramente un vantaggio per il peso da portare, inoltre sono state tolte le informazioni per l’uso che erano nell’introduzione e le pagine informative finali sui vari testi pubblicati di Bortolato. Queste informazioni sono invece inserite in una tasca della copertina. Insomma, tolti anche i libricini, il libro perde più di un etto sul vecchio mezzo chilo di peso.
Nel gruppo facebook mi sono attivata per fare la conoscenza di questo materiale rinnovato (testo + strumentino) quindi via al confronto.
Nuova linea del 20: lo strumentino con solo tasti o unita alle palline o alle cifre! Buona idea, non sarà più necessario girare lo strumento per non confondersi con le cifre sui tasti.
Il libro rinnovato “La linea del 20” METODO ANALOGICO per matematica in classe 1^, ecco come si presentano a confronto: il nuovo è bianco e lieve. Ci sono anche altre innovazioni che scopriremo insieme
Non introduzione nella nuova edizione della Linea del 20 per la classe 1^, ma una guida staccata per insegnanti e genitori!
Lo avevo chiesto anch’io a Camillo alcuni anni fa
Sempre a confronto La linea del 20 edizioni 2011 e 2018.
Lettura intuitiva di quantità. Che ne dite? meglio o peggio? Per voi? e per i bimbi come sarà?
Una bella novità nella nuova edizione “La Linea del 20” è l’aggiunta dell’autocorrezione, con la ricerca autonoma dei risultati delle operazioni.
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Le date che trovate nell’articolo sono quelle della pubblicazione dei post nel mio gruppo facebook “Scuola primaria con innovazione” e sono link attivi.
Raggruppo qui alcuni post pubblicati nel mio gruppo facebook “Scuola Primaria con innovazione”, sono post precedenti alla mia “VISITA A BARBIANA” (di maggio 2018). Quelli successivi alla visita li metterò in un altro articolo. Chissà se servirà? l’ordine aiuta, almeno chi lo fa!
La SCRITTURA COLLETTIVA mi è sempre piaciuta: migliora tutti e non valuta! E se impariamo a scrivere dovrebbe averne molto vantaggio la COMUNICAZIONE, e don Milani vedeva lontano, anche interculturalità e lingue straniere per allargare gli orizzonti.
Una letttura interessante per gli insegnanti tutti, non solo per chi insegna ITALIANO.
Don Milani aveva una pluriclasse privata con ragazzi delle “medie”, ma ha avuto scambi con i bambini di Mario Lodi delle “elementari” statali. Sono le idee di fondo che sono UNIVERSALI, come i classici!
Buon weekend!
non oppressori, nè patrie nè guerre…
nella lettera dei ragazzi di Barbiana, alla scuola di Don Milani, spedita il 1° novembre 1963 alla classe del maestro Mario Lodi. Il filmato è un bel documentario storico, ascoltiamo perchè Milani, come Lodi, sono ancora INNOVATORI!
A proposito di Don Milani, avete letto la sua Lettera a una professoressa? Quest’anno se ne parla per il 50esimo dalla pubblicazione.
Don Milani è stato in contatto con il maestro Mario Lodi.
Molte scuole sono intitolate a lui… chissà se ne sarà contento! La vostra scuola a chi è intitolata?
Se scrivete a chi è intitolata la vostra scuola nei commenti e completate il sondaggio, vediamo se questa lettura e questo personaggio straordinario sono ancora di moda o se il 68 è finito.
Ho letto “Lettera a una professoressa”quando studiavo +57
Da poco ho letto “Lettera a una professoressa” Scuola di Barbiana (di Don Milani)+10
La mia scuola è intitolata a Don Milani+7
Ne ho sentito parlare molto, ma non lo conosco+3
Ogni giorno in classe ci salutiamo cantando “I CARE”+2
– Grazie a chi ha partecipato al nostro sondaggio su Don Milani. Un grande insegnante innovatore, per una scuola per gli ultimi… e se va bene per gli ultimi è giusta per tutti!
– Bisogna che ce lo rileggiamo perchè la maggior parte lo ha letto a scuola… certo voi siete giovani, ma si sa a scuola si è obbligati…
– molte scuole sono intitolate a lui, anche rispetto ad altri grandi, ma per questo farò un altro sondaggio
Io sto leggendo “Lettere alla mamma” e da questa corrispondenza emerge la vivacità e la simpatia di Don Lorenzo Milani. Volete un assaggio? Sì, ok!
Cara mamma,
[…] Ogni sera viene a veglia la Gina con la Maria de la Snieve (una ragazza spagnola) e altri giovani i quali insegnano italiano alla Maria in cambio dello spagnolo. Poi si canta tutti insieme la Paloma in perfetto castigliano. Purtroppo la Maria è così bellina giovane e allegra che non posso seguitare a farla venire quando andranno via i giovani. E’ già un po’ troppo anche così. Se era brutta e vecchia a quest’ora sapevo lo spagnolo.
[…]
Un abbraccio affettuoso, tuo
Lorenzo
Compiti per le vacanze di Natale di 5^ dello scorso anno perchè, secondo me:
… in vacanza ci si può riposare, recuperare energie, ma anche eventuale lavoro non svolto!
Ah, per Don Milani niente vacanze, quindi niente compiti, il regalo per i ragazzi del popolo è imparare il linguaggio dei ricchi, per i ricchi la vacanza dovrebbe essere conoscere il lavoro, la fatica dei poveri, che è anche la cultura che a loro manca. Una buona riflessione intorno ai compiti da assegnare, essere giusti non significa trattare tutti allo stesso modo, che fare?
“insegnando imparavo tante cose. Per esempio ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia”
(di un alunno di Don Milani su Lettera a una professoressa)
Che ne dite?
Anche aiutarsi fra insegnanti potrebbe essere “una buona politica”, e chi non lo fa è avaro?
Per una riflessione con Adele Corradi:
“Un (bravo) …maestro deve cercare prima di tutto di educare se stesso… Imitare i metodi può anche essere una trappola”
Vi linko un articolo dove ho pubblicato un video storico in tre parti, con la storia di don Lorenzo Milani, un grande educatore, infatti quante nostre scuole sono a lui intitolate… chissà se ne sarebbe onorato!
Non tutti gli insegnanti però lo conoscono bene, io per prima
Nel nuovo Documento INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI per le I.N. leggiamo: “La statistica, come disciplina che si serve della matematica per spiegare fenomeni e tendenze della natura, del mondo e della società, può essere utilizzata come efficace “cavallo di Troia” per avvicinare gli alunni alla matematica e alla sua potente capacità di spiegare e interpretare il mondo, con spirito critico e con il supporto di dati alle opinioni.”
Questa sottolineatura alla statistica mi ha richiamato il libro tanto contestato e discusso: Esperienze pastorali di don Milani. Oltre alla PAROLA dalla cui padronanza dipende la qualità della dignità per l’uomo, ecco la MATEMATICA con il suo linguaggio chiarificatore, oggettivo e universale… E la comunicazione si moltiplica!
Dai grafici di don Milani quanti spunti di lavoro! Siete d’accordo? Leggete al link
Il “CLASSISMO” di Michele Serra e di don Lorenzo Milani
Avrete letto la recente Amaca sulle aggressioni agli insegnanti di Michele Serra accusato di “classismo” perché mette in evidenza che i colpevoli di questi fattacci sono i “figli delle classi più povere”.
Nella risposta alle polemiche, Serra cita anche don Milani: “Mi interessava dire del macro-fenomeno, di ripetere l’antica lezione di don Milani sulla scuola di classe” che anche oggi si continua a riproporre.
Sicuramente il giornalista Serra non ha torto nel condannare la scuola classista, ma non mi pare lo abbia fatto stando dalla parte di don Milani.
In un mio articolo su Alicemate, riportavo un racconto che dà un esempio del”classismo” di don Milani. Al link: “Università e pecore”
Don Milani, un potente innovatore a cui chiedere perdono? Sicuramente un coraggioso, attento e forte innovatore, come si deve ritenere chiunque modifica il propriio atteggiamento per soddisfare nuovi e urgenti bisogni.
Il nostro è un gruppo per l’innovazione, non possiamo non conoscere questa figura di MAESTRO.
Alcune informazioni raccolte da me in rete.
Buona lettura e visione!
io: don Milani è stato un grande e unico educatore, impossibile ripetere la sua esperienza, ma tutto quello che ha fatto e scritto è ancora esemplare: la scuola come vita, lo studio come svago al lavoro e viceversa. Per noi potrebbe essere alternare laboratori manuali ad ascolto, lettura e produzioni scritte. L’intervallo dovrebbe essere sostituito da un tempo maggiore, in cui si attui un laboratorio in autonomia con utilizzo di materiali “giocosi” ma comunque ben organizzati, con maggior agio alla soddisfazione di bisogni personali.
Eccetera eccetera…
“Tetto e pane sono fra i massimi beni. Mancarne è dunque una delle massime miserie.
Eppure l’uomo non vive di solo pane. C’è dei beni che sono maggiori del pane e della casa e il mancare di questi beni è miseria più profonda che il mancare di pane e di casa.
Questo tipo di beni chiamerò ora per comodità di discorso “istruzione”… ”
(da una lettera non pubblicata di don Milani ad un giornale di Firenze nel 1956) (foto di una lezione sotto la pergola a Barbiana 1957)
Il 15 maggio partenza per Calenzano, Firenze, Barbiana, i post seguiti, al prossimo articolo: cliccare QUI
“Lassù come al solito. I ragazzi ora sono venti Spesso sono ammirata ed esaltata dalla bellezza ed eccezionalità dell’ambiente. Altre volte la miseria, il sudiciume, il disagio di quella vita mi prende alla gola. Non mangiano abbastanza, non si lavano, puzzano, quel secchio d’acqua che portano da lontano è lurido, e poi li vedi tutti e venti solfeggiare incantati il Concerto Imperatore davanti a una macchina di loro invenzione che svolge uno spartito sotto i loro occhi mentre il grammofono suona. E si sente che lì tutti i valori sono diversi dai nostri.”
(In una lettera della mamma di don Milani alla figlia. Tratto da Non so se don Milani di Adele Corradi)
Foto d’epoca che documentano l’attività musicale in quella scuola di montagna, Barbiana negli anni 60: che spettacolo!
A Barbiana i ragazzi ascoltano la musica
leggendo le note sullo spartito che si srotola
ascoltando il disco sul grammofono
(Per approfondire link a fine pagina)
E nella nostra scuola di Traona?
Mi piace ricordare una delle mie attività che potrebbe richiamare quella di Barbiana.
In classe 4^ abbiamo ascoltato alcuni brani della Turandot di Puccini, utilizzando gli spartiti preparati da Opera Domani. I ragazzi alla LIM leggevano lo spartito e contemporaneamente ascoltavano il brano scaricato e collegato al file della Lim (piccolo megafono dà il comando all’audio inserito), i ragazzi seguivano con interesse e impegno, abbiamo ascoltato i brani più volte e nelle lezioni successive abbiamo seguito l’intera opera. Sempre alla LIM, abbiamo visto il film a cartoni di Turandot, abbiamo disegnato, cantato. Bello, bello!
A Traona, i ragazzi seguono lo spartito e ascoltano la musica!
sulla schermata rotante e sonante della LIM
L’innovazione si supporta di tecnologia!
Infatti, grazie alla nuova tecnologia tutto il lavoro di don Milani si è semplificato: una LIM con pc sostituiscono sia il rotolo degli spartiti che il grammofono e i dischi (tecnologia di allora). Certo non possiamo stare in cortile, ma con tablet, smart e connessione… anche i montanari di don Milani avrebbero accellerato il loro apprendimento, attenzione però: guidati da don Milani, il maestro è sempre fondamentale!
Sul nostro blog di classe i ragazzi potevano poi ritrovare le attività fatte in classe, rivederle a casa, mostrarle ai genitori…
Molte sono le attività che si possono fare oggi nella nostra scuola, purtroppo a volte la musica viene considerata poco importante ai fini della preparazione alla vita, ma forse dipende sempre da come si insegna, non da cosa si insegna.
– Un saluto dal convegno di Milano con Bortolato : siamo in 1200!
Così scrivevo e condividevo la mia presenza con il gruppo di insegnanti su facebook, il mattino del 13 gennaio 2018, al Convegno
Matematica e Italiano
con il Metodo Analogico
Il salone si sta riempiendo
A casa, unisco alcuni scatti in un breve video per ricordare, e donare qualche goccia di pioggia del convegno ai colleghi iscritti nel mio gruppo facebook “Scuola Primaria con Innovazione”:
Pubblico anche il saluto di fine convegno: una registrazione della platea, mentre prendono posto e dilagano nel salone le note che accompagnano i pensieri del maestro Camillo. Si sente la commozione degli insegnanti in comunione con il loro collega Camillo, che ha percorso la stessa strada in una scuola che non sempre sa restituire l’impegno e la fatica del ruolo richiesto:
Il filmato degli anatroccoli sui gradini, che il maestro Camillo proietta, accompagnandolo con i suoi efficaci e ironici commenti, ci mostra la metafora del “Ruolo del’insegnante”:
“Abbandonali e i bambini si sentono splendidi! Devono fare fatica! L’ultimo potremmo diagnosticarlo, non ce la farà mai!?
La comprensione non si ha a comando. Maestra devi stare davanti a mostrare come si fa!”
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Il secondo filmato con la famiglia di anatroccoli sbattuta dal vento mentre attraversa la piazza, ci mostra come viene trattata la maestra con i suoi alunni dal “Vento delle riforme e delle circolari”, e la resistenza nel rimettersi in piedi e proseguire: