Dai iniziamo anche la classe 5^ con analogia?
Mettiamo le premesse organizzative e metodologiche che precedono e servono da bussola alla progettazione delle attività. Quindi ci ripetiamo:
Conoscere le Indicazioni Nazionali, in particolare:
- Profilo dello studente
- Traguardi competenze scuola primaria
- Obiettivi di appr al termine della cl 5
- Curare l’ambiente di apprendimento
Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture.
- Conoscere i propri alunni, le loro esperienze, conoscenze e interessi/bisogni
- Creare un ambiente di collaborazione/aiuto reciproco
- lavorare, lavorare, lavorare… in modo organizzato, stimolante e creativo
Tenere d’occhio una progettazione annuale
cl 5^ ITALIANO piano annuale 1-2Q
Predisporre delle Unità di Apprendimento con scelta di metodologie e attività adeguate al proprio gruppo/bisogno.
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Attività che sarà inserita nella 1^ U.A.
Utilizziamo, come in 3^ e 4^ le proposte del disfalibro per le vacanze? Mi sembra simpatico e, certo sempre si parla di vacanze, ma sono le loro esperienze appena vissute e quest’anno, che sono più grandi, potremmo riferirci non ad una cosa generica delle vacanze ma ad un oggetto da raccontare.
ASCOLTO E PARLATO
Sempre un esempio ci farà da guida: l’insegnante che porta un suo oggetto e racconta… poi propone ai ragazzi per il giorno successivo di recuperare un oggetto o pensarlo.
Se invece un compagno ha già portato un oggetto (io ricordo che alcuni miei alunni avevano portato un erbario costruito durante l’estate) perfetto! lui racconterà…
SCRITTURA con attenzione al LESSICO e alla correttezza ortografica e sintattica
Al termine del racconto, lo aiuteremo a scrivere l’esperienza tutti insieme. Se c’è una LIM, un ragazzo al computer (magari un DSA se già lo utilizza) scrive, mentre gli altri copiano o su un foglio o direttamente sul quaderno (dipende se vogliamo anche la bella scrittura o maggior attenzione alla formulazione del testo).
La lezione successiva, con o senza oggetto, ognuno stenderà il suo raccontino stimolato dall’oggetto e dai ricordi, emozioni che suscitano e aiutato dall’esperienza di scrittura del testo fatta insieme.
LETTURA (riproponiamo lo stesso percorso con i raccontini presi dal Disfalibro delle vacanze di Bortolato… se non già troppo sfruttati)
(I racconti sono da togliere dal Disfalibro. Disfare il libro per farne uno di raccontini: carino no? A destra la foto di un libricino fatto da un mio alunno in 4^)
Leggere un raccontino, con attenzione sempre a intonazione, punteggiatura… prima la lettura da parte dell’insegnante che fa da modello, ripete un bambino e poi si potrebbe distribuire le parti ai ragazzi che a turno drammatizzano la storia, fissando contenuti e apprendendo anche termini e strutture.
Io ho scelto il seguente raccontino, fissata con i bruchi e le farfalle? ah ah… no dai, casualmente l’ho letto (sapete che non ho “fatto” italiano…) e mi ha incuriosito perchè ci dice ancora che i tempi di ciascuno sono diversi e che è importante guidare i bambini all’impegno e al fare per proprio conto!
Su questo testo si possono fare un po’ di RIFLESSIONI LINGUISTICHE, anche utilizzando gli aiuti a “fare da soli” delle strisce della grammatica e gli armadi dei verbi (sempre sul disfalibro di Bortolato)
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Che ne dite esperti di italiano?
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Scritto e pubblicato da
Alicemate-maestra Maria Valenti