L’incontro della pittura di Chagall con la musica di Mozart, scaturisce dalla comune sensibilità per la fascinazione della fiaba.
Il trionfo della musica
Le fonti della musica
Ecco un’attività che si presta per un lavoro trasversale nella scuola primaria, che utilizza e forma competenze di italiano, arte e immagine e musica. Si può fare in tutte le classi della scuola primaria adeguando consegne e tempi di attenzione.
Obiettivi:
Italiano:
– Ascolto di di fiabe
Musica:
– Ascolto di brani musicali tratti da opere lirica come supporto all’espressione di vissuti, alla comunicazione di informazioni e emozioni.
Arte e immagine:
– Comunicare attraverso il disegno esperienze vissute; storie ascoltate; contenuti di canti e il loro significato
Ascolto dell’Opera musicale di Mozart “Il flauto magico” adattata per i bambini, in tre parti:
Arte e immagine:
Disegnare i momenti della fiaba o i personaggi servendosi di opere di artisti in questo caso possiamo utilizzare quelle di Chagall. C’è un libro “Il flauto magico a colori di Marc Chagall” dove si possono trovare i bozzetti fatti dall’artista per questa opera lirica. Due disegni copiati da me per mostrare la gioiosa allegria delle figure di Chagall che, mostrate alla LIM, potrebbero dare spunti per usare linee e macchie di colore.
Raggruppo qui i post pubblicati nel mio gruppo facebook “Scuola Primaria con innovazione” scritti per condividere riflessioni durante la lettura di testi di Maria Montessori e i collegamenti fra il metodo montessori e il metodo analogico di Camillo Bortolato, di cui ho sperimentato il materiale a scuola e sono formatrice.
I libri di Montessori da cui ho preso spunto sono “L’autoeducazione” (nelle scuole elementari), continuazione del volume “La scoperta del bambino” (pedagogia applicata nelle Case dei Bambini) e Psicogeometria e Psicoaritmetica, questi due pubblicati per la prima volta in Spagna nell 1934. in Italia nel 1971 Psicoaritmetica e solo nel 2011 Psicogeometria.
(le date che appaiono lungo l’articolo sono link che rimandano al post su facebook)
cliccare sulle immagini per ingrandire e farle scorrere con le frecce
Avevo iniziato le frazioni in classe 3^ con il taglio di una torta, e per poter dividerla in modo “matematico”, avevo utilizzato il goniometro.
Sapete che anche la grande Montessori per presentare le frazioni aveva creato un materiale simile alla torta: piastrelle con “fette” a incastro, e sotto le fette che c’è? un goniometro per misurarle anche in gradi. E così si fanno le frazioni e gli angoli!
Che ne dite? Una lettura della Montessori potrebbe aiutare a trovare spunti e magari creare materiali simili anche solo in cartoncino o disegnati.
La mia torta con il cerchio di carta su cui avevamo segnato la misura delle fette (angolo ottenuto dividendo 360 per 20) usando il goniometro
Una pagina di Montessori in L’autoeducazione, dove presenta il materiale per imparare le frazioni alla scuola primaria. Sotto alle fette c’è il goniometro e i bambini imparano a misurare l’angolo di ogni pezzo e a contare praticamente i gradi
“L’apprendimento è sottomesso ad una condizione essenziale: che l’allievo accetti di ricevere le cognizioni: che egli possa fare attenzione e cioè si interessi. La sua attività psichica è il sine qua non per la riuscita”
(Montessori, Psicogeometria)
Ecco in dialogo il Metodo Montessori e il Metodo Analogico al prossimo convegno Erickson di Rimini del 6, 7 settembre: “Insegnerò al volo con il Metodo Analogico”
Clicca QUI per le informazioni del Convegno
Costruire, manipolare, disegnare… per intuire e fare scoperte geometriche.
Ogni quadrato è la metà di quello sottostante, e tante altre scoperte si possono fare… Io ho provato usando solo due fogli A4 con retro quadrettato.
(da Psicogeometria di M. Montessori)
Da questa attività di geometria, di manipolazione e osservazione, la Montessori fa rilevare anche la possibilità di creare figure artistiche. Non spiega come costruire i quadrati, ma basta lavorare sulle varie metà triangolari e ricomporle. In questo modo il valore di ogni quadrato è facilmente colto anche dai bambini.
Sovrapposizione di tre colori dal più grande al più piccolo.
La chiocciola bicolore dove i quadrati si sovrappongono nei punti di lato piccolo su mezza diagonale grande
Facendo si fanno osservazioni, si impara il linguaggio, si utilizzano strumenti, si collabora e si ottengono anche soddisfazioni che stimolano impegno e riflessione.
pagina del testo utilizzata
ritaglio, composizione con confronti e discussione fra i diversi gruppi e copiatura sul quaderno denominando le forme geometriche utilizzate
Quesito per domani: come dimostrare che un cerchio è inscritto esattamente in un quadrato che è doppio di quello inscritto al cerchio stesso? Che sono uno la metà dell’altro è certo perché sono quelli costruiti da me. Ma che un cerchio stia perfettamente tra loro ha una spiegazione “visibile”
(sempre Montessori insegna)
Il disegno decorativo è una delle applicazioni spontanee che esplode ogni nuova tecnica geometrica appresa. Così l’uso del compasso e altri materiali portano il bambino a creazioni estetiche di rara finezza di esecuzione (da Psicogeometria di Montessori)
Vassoio dei miei ragazzi di classe quinta con la matematica analogica di Bortolato (vedere al link dell’immagine)
Calcolare la superficie o area: prima con le figure per cogliere intuitivamente le regole, poi si confronta, analizza, ragiona… ed eccoci alle formule. Montessori usa il materiale appositamente studiato, Bortolato usa molte immagini animate e disegnate appositamente su cui fare tanti esercizi e intuizioni. Certamente ogni insegnante in classe farà i laboratori, in armonia col suo percorso.
Vi metto proposte in parallelo:
Montessori spiega (agli insegnanti)
Bortolato proposte ai bambini
Montessori spiega di passare al materiale
Bortolato ci mostra molte immagini su testi e animazioni per la LIM o pc
Come trovare la misura della superficie di un poligono regolare?
Sempre trasformando la figura in un rettangolo. Lo dice anche La Montessori e se non abbiamo il suo materiale, abbiamo la LIM e la carta… e buone proposte 😉
(Al Convegno di Rimini del 6-7 settembre abbiamo laboratori)
Forme dalla realtà
la geometria intorno a noi
Pagina di Montessori per gli insegnanti
Alla LIM stiamo smontando un esagono
lo facciamo anche con la carta
Risolviamo problemi dal testo di Bortolato, “visualizzando” la formula
Perimetro e superficie di un cerchio? Nella primaria è facoltativo, non è nei programmi, ma se si volesse si potrebbe estendere al cerchio la regola che abbiamo usato per tutti i poligoni: trasformarlo in un rettangolo che ha come base il perimetro o circonferenza e come altezza il raggio. Ma che c’entra il 3,14 che si trova nelle formule? Ecco un laboratorio da fare.
(due brevi video e foto delle misure che poi verranno corrette nella secondo tentativo)
da Psicogeometria di Montessori
Visualizzare le formule per aiutare la memorizzazione (Bortolato cl. 5^)
Un laboratorio per scoprire con LIM, carta e forbici (o col materiale Montessori) che la somma degli angoli interni di un triangolo misura sempre 180 gradi.
da Psicogeometria di Montessori
Alla LIM le istruzioni per il mio laboratorio (con spostamenti mobili)
Strumenti per il calcolo mentale: visualizzare le quantità prima dei simboli. Mettere a disposizione dei bambini materiali che “mostrano i trucchi del calcolo”
(con Montessori in Psicoaritmetica e Bortolato)
In Psicoaritmetica di Montessori
Nella guida “La linea del 20” di Bortolato
Dal nuovo video di presentazione della “Linea del 100” di Bortolato
Negli strumenti della “Linea del 1000” di Bortolato
Dare un nome e un simbolo alle quantità aiutando la memorizzazione con analogie, confronti, ciclicità… Da Psicoaritmetica di Montessori e dai quaderni dei miei alunni che sperimentano il MAB
da Psicoaritmetica Montessori
da un mio quaderno di cl. 1^ con MAB
segue quaderno, con osservazioni della struttura delle parole
Prima e durante la memorizzazione delle tabelline, si lavora con materiali adatti a favorire la comprensione della moltiplicazione come replicazione della stessa quantità. La memorizzazione ne verrà così motivata.
(da Psicoaritmetica di Montessori e MAB di Bortolato)
da Psicoaritmetica, un esempio di costruzione di una moltiplicazione con le perle
La tabella della moltiplicazione mobile con controllo del risultato
Le sintetiche spiegazioni di Bortolato per la moltiplicazione
La struttura dei numeri suddivisi in classi con differente “gerarchia” e, ad ogni cifra un diverso valore, “relativo” al posto che occupa, e non “assoluto” dato dalla reale quantità che rappresenta.
Montessori e Bortolato in accordo
Da Psicoaritmetica (Montessori)
da Psicoaritmetica
Da Bortolato (classe 5^)
gli zeri danno il valore alla cifra (estesa) da Psicoaritmetica di Montessori
Strumentino di Bortolato con gli zeri della versione “estesa” che chiudendosi a fisarmonica diventa “compatta”
Linee orizzontali e verticali. Seguendo i suggerimenti della nostra grande Montessori, usiamo due strumenti e prendiamo nota: LA LIVELLA o BOLLA e il FILO A PIOMBO. Il filo l’ho usato anch’io in classe, la livella non l’avevo mai pensata.
Da Psicogeometria di Montessori
I vasi sono su un piano orizzontale? Controlliamo
Ora ricontrolliamo? Si, la bolla nell’acqua è centrata
La sdraio ha lo schienale verticale? È nella direzione del filo a piombo?
Le prime divisioni in classe 2^ con un materiale che visualizza la partizione. La tavola di Montessori e lo strumentino di Bortolato
42:5 con la Tavola di distribuzione e le perle per le prime divisioni (di Montessori)
42:5 con lo strumentino di Bortolato, usando la tavola coi numeri per vedere il formarsi del dividendo a gruppi schierati di 5. Abbiamo 8 gruppi ma con resto
Visualizzare schieramenti e resto, contare il dividendo, il divisore e il resto
La divisione con più cifre al dividendo e ancora una sola cifra al divisore, si risolve a sequenze di prodotti parziali come ben sappiamo.
Montessori ce lo mostra con la sua tavola della distribuzione e le scodelline dove suddividere il dividendo. Volendo si potrebbe proporla nello stesso modo anche con lo strumentino di Bortolato come prima dimostrazione. Poi è meglio conoscere le tabelline e usare il calcolo mentale. Il lavoro di Montessori è per bambini di 6 anni, quello di Bortolato per quelli di 8 anni.
di Montessori: preparazione materiale
Le diverse sequenze per dividere migliaia, centinaia, decine e unità
Lo strumentino di Bortolato per supportare e la procedura della divisione e calcolare il resto di ogni divisione parziale
le brevi indicazioni di Bortolato sulla guida di classe terza
Le unità di misura di superficie e volume (volume magari solo accennate in quinta), con una tabella che mostra le equivalenze e due “facili” problemi, dal libro Psicoaritmetica della Montessori; e dal libro operativo di Bortolato per per la classe quinta, lo strumentino delle equivalenze di aree e volumi e una pagina di problemi dove si evidenzia il percorso di trasformare le figure in rettangoli equivalenti.
Dopo tanti articoli di contatto fra Metodo Montessori e Metodo Analogico, vi aspetto a Rimini il 6 e 7 settembre, dove Sonia Coluccelli (Fondazione Montessori Italia e Rete scuole Montessori Alto Piemonte) sarà presente nella Plenaria a più voci per rispondere a: Come impara un bambino?
“Il dialogo aperto con il maestro Camillo Bortolato assume proprio questo punto di vista… e approda alla domanda che muove il nostro lavoro comune: “hai chiesto ad un bambino se ha voglia di imparare?”
Al link se volete vedere tutto il programma. Anche io sarò presente in un laboratorio.
Un libriccino di Pinocchio per stimolare le prime letture, io lo avevo regalato a un mio figlio in classe prima. Mi sembra interessante la scrittura del testo, fatta come un “copione” da leggere/recitare con le distinte parti, narratore e personaggi.
Si sarebbe potuto anche colorare, mio figlio non era stato interessato per nulla, è pulitissimo! Ecco le foto delle pagine.
In classe si potrebbe anche mostrare alla LIM, leggerlo insieme, riscrivere le parti, drammatizzarlo… intanto si impara a leggere, ci si allena nella scrittura, si impara ad ascoltare, a parlare, a socializzare…
Cliccare su un’immagine per ingrandire e sfogliare la galleria
Dedica e pag 1
pag 2 e 3
pag 4 e 5
pag 6 e 7
pag 8 e 9
pag 10 e 11
pag 12 e 13
pag 14 e 15
pag 16 e 17
pag 18 e 19
pag 20 e 21
pag 22 e 23
pag 24 e 25
pag 26 e 27
pag 28 e 29
pag 30 e 31
Pag 32
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Articolo di Alicemate (maestra e mamma Maria Valenti)
Questo articolo è tratto dal blog Alicemate, se volete leggerlo tutto cliccare QUI
– Per chi è interessato ad iniziare musica in classe 1^, uno spunto e una riflessione, da una mia esperienza e corso di aggiornamento. Ai bambini era piaciuto creare i personaggi del Suono Firulì, col vestito di una nota musicale e di Silenzino, con il vestito di una pausa musicale. Nel documento (Maria pdf), dove ho scritto a mio uso personale il progettino, trovate anche alcune schede, una riflessione per lavorare in modo trasversale con le altre discipline e una scheda di bibliografia di Guido Aliprandi.
– Un’altra proposta molto professionale è del maestro Giacomo, maestro di scuola primaria e di musica! Purtroppo io non l’ho provata con i bambini, ma si legge la sua bontà. (cliccare su Giacomo pdf)
– Sempre per la classe 1^ si possono vedere gli articoli pubblicati sul nostro blog di classe. Questo anno scolastico era stato caratterizzato dall’adesione alla proposta di Opera Domani, un programma di promozione nazionale alla musica lirica. In particolare noi avevamo conosciuto e partecipato allo spettacolo allestito per i ragazzi dell’Opera “L’Olandese Volante”di Richard Wagner.
Nei vari articoli troverete diversi video, tipo karaoke, costruiti da me per poter insegnare i brani dell’opera, un po’ complessi, ai bambini di sei anni.
Articoli di MUSICA pubblicati in classe 1^ a. s. 2012-13
– collegamento all’articolo e data di pubblicazione:
Quest’anno abbiamo deciso di realizzare un “lavoretto” di Natale semplice e veloce.
Prendendo spunto da un tutorial su YouTube, ci siamo divertiti a sbriciolare, tagliare, incollare e a creare…
Bambini all’opera
Abbiamo documentato il lavoro sul quaderno
Scrivere il testo in lingua italiana e con sequenze di immagini
Compito di realtà da risolvere con la matematica:
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Grazie e complimenti ai bravissimi ragazzi di classe 5^ di Fano e alle loro insegnanti, per aver fatto questa bella esperienza e averla documentata, per poterla condividere su questo blog dove moltissimi insegnanti e altri ragazzi potranno vedere e imparare da loro!
Ciao e Buon Natale anche da me, una ex maestra di scuola, Maria Valenti
Dalle I.N. pag. 67, alcune importanti linee guida:
Selezionando temi e problemi vicini all’esperienza dei ragazzi si sviluppa in loro una crescente padronanza dei concetti fondamentali della tecnologia e delle loro reciproche relazioni: bisogno, problema, risorsa, processo, prodotto, impatto, controllo.
Il laboratorio, inteso soprattutto come modalità per accostarsi in modo attivo e operativo a situazioni o fenomeni oggetto di studio, rappresenta il riferimento costante per la didattica della tecnologia
Lo sguardo tecnologico su oggetti e sistemi di dimensione e complessità differente – un cavatappi, un frullatore, un ciclomotore, un ristorante, una centrale termica, una discarica – consente di mettere in evidenza una molteplicità di aspetti e di variabili: dalle risorse materiali o immateriali utilizzate alle fasi del processo di fabbricazione o costruzione, dagli aspetti organizzativi della produzione o della fornitura del servizio ai problemi di dismissione e smaltimento
per quanto riguarda le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e le tecnologie digitali, è necessario che oltre alla padronanza degli strumenti, spesso acquisita al di fuori dell’ambiente scolastico, si sviluppi un atteggiamento critico e una maggiore consapevolezza rispetto agli effetti sociali e culturali della loro diffusione.
Predisporre delle Unità di Apprendimento con scelta di metodologie e attività adeguate al proprio gruppo/bisogno.
U.A. trasversale quadrimestrale con Convivenza civile, MATEMATICA, SCIENZE E TECNOLOGIA, STORIA E GEOGRAFIA, MUSICA, IMMAGINE (al link unità come esempio, non aggiornata ai nuovi curricoli)
Predisporre e attuare attività adeguate al gruppo classe
Documento un esempio di attività fatta nei primi mesi di classe 1^, con agganci a geografia e informatica -informatica per noi trasversale-
SCOPRIAMO IL NOSTRO PC
Dopo aver esplorato il laboratorio di informatica e scoperto i “vecchi” computer fissi (attività programmata per geografia-informatica, vedi QUI), in aula osserviamo il portatile collegato alla nostra LIM.
Essendo un “portatile”, significa che lo si può trasportare, quindi stacchiamo con attenzione tutti i fili che lo collegano alla LIM e alla presa elettrica e andiamo in aula laboratorio. Là usiamo il nostro pc per fare un gioco che conosciamo e qualche bambino fa notare che funziona anche senza corrente, perchè? ….
Altre differenze con il computer fisso?
La tastiera c’è, il monitor c’è, il mouse? le stesse funzioni nel touchpad, ma la torre, o “cervello” del computer?
Torniamo in aula e ogni alunno completa e colora la scheda sul proprio quaderno, con la guida dell’insegnante, che mette le foto alla LIM e le mostra come confronto (fotoi sopra e modello sotto):
Altre attività di tecnologia in classe 1^, sempre collegate ad altre discipline e nate dalla vita di classe, documentate sul nostro blog:
Come avevo fatto per i miei colleghi di Istituto, per rispondere alla richiesta del Dirigente di costruire U.A. per competenze, posto il libro in pdf, scaricabile gratuitamente, e altri materiali utili trovati allo scopo di capire meglio come predisporre UdA per competenze:
“La didattica per competenze APPRENDERE COMPETENZE, DESCRIVERLE, VALUTARLE” di Franca Da Re, offerto gratuitamente da Pearson, scaricare al link:
– Presentazione e commenti ai quadri di riferimento per il curricolo e la valutazione di competenze (qui il pdf)
– “Per una letteratura delle competenze” – Loescher Editore (qui il pdf)
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Durante l’anno scolastico non si ha molto tempo per studiare e approfondire, ma seguendo un preciso schema, avevamo costruito alcune Unità di Apprendimento da sottoporre alla visione di un’esperta.
Al link l’ U.A. preparata dal mio gruppo di matematica, se a qualcuno potesse interessare: UdA-matematica-a-tavola-cl-5
(p.s.: questa U.A. non ha poi avuto un seguito, le attività erano puramente esemplificative, anche perchè nel mio gruppo classe le avevamo in parte utilizzate in classe 4^, come si può vedere dai link)
Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture.
Conoscere i propri alunni, le loro esperienze, conoscenze e interessi/bisogni
Creare un ambiente di collaborazione/aiuto reciproco
lavorare, lavorare, lavorare… in modo organizzato, stimolante e creativo
Predisporre delle Unità di Apprendimento con scelta di metodologie e attività adeguate al proprio gruppo/bisogno.
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Attività che sarà inserita nella 1^ U.A.
Utilizziamo, come in 3^ e 4^ le proposte del disfalibro per le vacanze? Mi sembra simpatico e, certo sempre si parla di vacanze, ma sono le loro esperienze appena vissute e quest’anno, che sono più grandi, potremmo riferirci non ad una cosa generica delle vacanze ma ad un oggetto da raccontare.
ASCOLTO E PARLATO
Sempre un esempio ci farà da guida: l’insegnante che porta un suo oggetto e racconta… poi propone ai ragazzi per il giorno successivo di recuperare un oggetto o pensarlo.
Se invece un compagno ha già portato un oggetto (io ricordo che alcuni miei alunni avevano portato un erbario costruito durante l’estate) perfetto! lui racconterà…
SCRITTURA con attenzione al LESSICO e alla correttezza ortografica e sintattica
Al termine del racconto, lo aiuteremo a scrivere l’esperienza tutti insieme. Se c’è una LIM, un ragazzo al computer (magari un DSA se già lo utilizza) scrive, mentre gli altri copiano o su un foglio o direttamente sul quaderno (dipende se vogliamo anche la bella scrittura o maggior attenzione alla formulazione del testo).
La lezione successiva, con o senza oggetto, ognuno stenderà il suo raccontino stimolato dall’oggetto e dai ricordi, emozioni che suscitano e aiutato dall’esperienza di scrittura del testo fatta insieme.
LETTURA (riproponiamo lo stesso percorso con i raccontini presi dal Disfalibro delle vacanze di Bortolato… se non già troppo sfruttati)
(I racconti sono da togliere dal Disfalibro. Disfare il libro per farne uno di raccontini: carino no? A destra la foto di un libricino fatto da un mio alunno in 4^)
Leggere un raccontino, con attenzione sempre a intonazione, punteggiatura… prima la lettura da parte dell’insegnante che fa da modello, ripete un bambino e poi si potrebbe distribuire le parti ai ragazzi che a turno drammatizzano la storia, fissando contenuti e apprendendo anche termini e strutture.
Io ho scelto il seguente raccontino, fissata con i bruchi e le farfalle? ah ah… no dai, casualmente l’ho letto (sapete che non ho “fatto” italiano…) e mi ha incuriosito perchè ci dice ancora che i tempi di ciascuno sono diversi e che è importante guidare i bambini all’impegno e al fare per proprio conto!
Su questo testo si possono fare un po’ di RIFLESSIONI LINGUISTICHE, anche utilizzando gli aiuti a “fare da soli” delle strisce della grammatica e gli armadi dei verbi (sempre sul disfalibro di Bortolato)
Per imparare le tabelline è necessario l’impegno dei bambini per un intero anno scolastico, in classe 2^.
Ormai gli insegnanti, anche grazie a Internet e alla tecnologia, utilizzano storielle, canzoni, schede con ganci da supporto alla memoria, giochi interattivi accattivanti e … a tempo! Certo anche il tempo è necessario per essere veloci. Le sorelle GG invece ci hanno proposto la costruzione di un mazzo di carte da usare per metterci alla prova, e quando si finisce di giocare si ripongono in una deliziosa scatolina.
Nella mia classe le abbiamo scoperte solo in classe 4^, quindi le abbiamo costruite per il ripasso, certo non le possiamo più dimenticare, con il tempo che ci sono costate e poi i calcoli sono esatti e veloci se le sappiamo bene… altrimenti, certo non sarà la fine del mondo!
Carte e scatolina
si può giocare spiando il primo calcolo
vediamo se è corretto
passiamo alla successiva
e controlliamo, se si sbaglia si rimette dietro al mazzo per riprovare
rimetttiamo in ordine per la prossima partita!
Al link sotto trovate tutte le indicazioni per costruire e usare al meglio le carte. Grazie alle sorelle Giuditta e Ginevra, le nostre esperte direttamente in classe (con la LIM)!