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I RICORDI  DELLE  VACANZE

disfalibro         MOTIVAZIONE

Iniziare l’anno in classe seconda con una chiacchierata sulle vacanze appena trascorse è sempre un buon modo per raccontarsi e ritrovarsi insieme. Se ci occupiamo di matematica questo si presta ad organizzare i dati in tabelle e fare poi delle semplici osservazioni per abituare i bambini a utilizzare le esperienze per riflettere e trarre insegnamenti.

A giugno, ai miei alunni abbiamo consigliato per le vacanze il Disfalibro di Camillo Bortolato (chi non lo conosce può cliccare QUI dove c’è la presentazione del disfalibro ai genitori), e fra i compiti c’era la raccolta di ricordi delle vacanze. Quindi ecco il nostro lavoro di osservazione, classificazione, tabulazione dei dati intorno al materiale raccolto.

OBIETTIVI

– Raccogliere e registrare dati mediante rappresentazione grafica

– Leggere ed interpretare semplici grafici

– Leggere tabelle a doppia entrata

ATTIVITA’

I bambini prendono il loro sacchetto contenente i ricordi e a turno li mostrano ai compagni.

L’insegnante alla LIM (lavagna interattiva) tiene nota degli oggetti separandoli in gruppi con le medesime caratteristiche, discusse e concordate con i bambini. (clicca sull’immagine per ingrandire e leggere)

 tabella alla LIM      tabella alla LIM (2)

In una giornata successiva, l’insegnante mostra ai bambini, sempre con l’uso della LIM, una tabella a doppia entrata su cui ha registrato in entrata le diverse tipologie di ricordi delle vacanze e i nomi di tutti i bambini della classe. Per fare questo basta incollare una tabella preparata con un programma di scrittura (OpenOffice, Word…) su una pagina SMART Notebook.

Le due tabelle costruite e visualizzate alla LIM si possono anche stampare e fotocopiare per tutti  i bambini per poterle completare, crocettando o colorando le caselle corrispondenti ai ricordi delle loro vacanze.

Infine l’insegnante guida gli alunni a fare alcune osservazioni sui dati rilevati.

per andare  IN CLASSE SECONDA!

clicca  QUI

CORNICETTA 2

Sono stata al Corso di Formazione per insegnare con il Metodo Analogico

“Il modo più semplice e naturale per apprendere”, come spiega con convinzione il relatore e sperimentatore,

maestro e pedagogista,  Camillo Bortolato.

Io quest’anno  insegno matematica in classe prima,  sto utilizzando il suo materiale e cerco di seguirne i consigli e la metodologia.

Quindi è stato un regalo poterlo andare ad ascoltare.

Nella locandina si legge il programma  di presentazione di  questo nuovo modo di insegnare,  in particolare la matematica.

corso Bortolato

Sono stata soddisfatta dall’ascolto di questo nostro Collega che lavora con dolcezza, fermezza e audacia.

Vi scrivo alcune frasi che mi sono appuntata tra un sorriso e qualche  risata di condivisione dei momenti di vita nella scuola.

Sì, perchè questo rinnovamento viene dal basso,  da un maestro come noi che ha lavorato e lavora ogni giorno con una classe di bimbi che crescono e che chiedono di capire…

Rinnovare allora, ma con prudenza, questa non è epoca di emozioni genuine!

Per capire come fare,  prova ad essere tu un bambino!

Guarda i bimbi bravi e impara la loro facilità, così ti salvi!

Il metodo analogico è il modo normale di apprendere.

Non ci vogliono pensieri ma spensieratezza,  come attraversare un ponticello… non bisogna capire ma perdersi!

Quanta matematica per attraversare un ponticello!

Bisogna essere aperti, aperti ad accogliere il mondo…

L’interfaccia infantile di apprendere è quella del computer dove si legge per immagini, si impara subito senza leggere le istruzioni.

interfaccia

Il mouse è la vita, la tastiera è la cultura.

Il touch screen, schermo tattile, è ancora meglio.

L’intelligenza viene nutrita, non costruita!

Non c’è nulla di giusto o sbagliato nell’insegnamento, ma c’è il posto giusto, il momento giusto per dare certi insegnamenti piuttosto che altri.

Partire dal basso: la metafora della montagna

LA MONTAGNA

dunque  bisogna partire dalla quantità, per passare ai nomi e infine ai simboli scritti, cioè: prima la semantica, poi il lessico e infine la sintassi.

Non voglio relazionare l’intero corso, non potrei… ma nel sito di Camillo Bortolato ci sono molte spiegazioni con video per chi vuole capire il METODO ANALOGICO, e conoscere I MATERIALI  da utilizzare per seguire il percorso indicato.

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Io per ora sto mediando fra innovazione e tradizione, fra metodo analogico e curricolo di Istituto, impegnandomi a fare del mio  meglio, senza strappi ma con decisione.

Se volete vedere alcuni passaggi potete andare al blog della mia CLASSE  PRIMA dove pubblico un po’ di vita scolastica…

per i genitori e i bambini:

il  primo articolo QUI,

i numeri fino al 10 QUI,

calcolo delle quantità, quando tutti i bambini hanno avuto il materiale,   QUI

per tutti i post  sulla matematica clicca QUI.

Ci sono anche molti materiali da utilizzare con la LIM per chi ne avesse la possibilità, io utilizzo questo

Apprendere-con-il-metodo-analogico-e-la-LIM-KIT-libro                                                      che contiene una bella linea del 20 interattiva. CORNICETTA

 

Ho trovato questo video preparato proprio per il corso del 4 a cui ho partecipato:

Clicca QUI o sull’immagine per vederlo

MILANO 2013

La mia riflessione

Non mi ha mai convinto tutto quel lavorio che si fa in classe prima sui concetti topologici della geometria che sconfinano e si confondono con quelli contenuti nel programma di geografia. Quest’anno poi vorrei provare a sperimentare con “la mia classe prima” il metodo analogico di Camillo Bortolato che dice chiaramente di non perdere tempo con la topologia. Ma, ma,  tutti abbiamo dei curricoli di Istituto, dei colleghi con cui progettare… quindi un po’ sperimento e un po’ resto in gioco… velocizzando certi prerequisiti che spesso sono difficili solo da verificare e utilizzando percorsi che possano servire anche a stare insieme, alla manipolazione, al controllo, alla costruzione di oggetti, e speriamo anche a dare alcune basi alla futura geometria dove il confine diventerà perimetro, lo spazio interno ad una determinata linea  l’area di quella porzione di piano…

Dal Curricolo di matematica del mio Istituto, per la classe prima:

– Comprende il significato di spazio “fisico”

– Localizza elementi usando gli indicatori spaziali

Da “Geometria” a cura di Mario Ferrari – Centro Ricerche Didattiche Morin, commentando i programmi di matematica di classe prima:

GEOMETRIA. LA SCHEMATIZZAZIONE DELLO SPAZIO

“Va favorita un’attività geometrica ricca e variata, prendendo le mosse dalla manipolazione concreta di oggetti e dall’osservazione e descrizione delle loro trasformazioni e posizioni reciproche”

“La geometria è uno schema della realtà fisica ed è una descrizione in termini matematici. Bisogna quindi, gradualmente, passare dal linguaggio comune al linguaggio matematico”

L’attività in classe:

Nella mia classe stiamo utilizzando “Olmo Bla bla” come testo e anche come sfondo motivante e traversale… quindi l’albero è un nostro oggetto di studio, allora perchè non utilizzarlo per “giocare e manipolare con gli spazi fisici”?

   

1. giochiamo intorno e all’interno di una sagoma (immagine in alto)

2. sul quaderno colorare dentro, fuori, sul confine della linea lasciata dalla sagoma

3. con quattro sagome: punteggiarne due sul confine, tagliarne due lungo il confine, combinarle in modo da trasformarle in un alberello tridimensionale

Per vedere l’attività svolta potete andare al blog  IN CLASSE PRIMA”  dove ho postato il percorso che ho svolto in momenti diversi ma consequenziali e collegati fra loro.