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Per imparare le tabelline è necessario l’impegno dei bambini per un intero anno scolastico, in classe 2^.

Ormai gli insegnanti, anche grazie a Internet e alla tecnologia, utilizzano storielle, canzoni, schede con ganci da supporto alla memoria, giochi interattivi accattivanti e … a tempo! Certo anche il tempo è necessario per essere veloci. Le sorelle GG invece ci hanno proposto la costruzione di un mazzo di carte da usare per metterci alla prova, e quando si finisce di giocare si ripongono in una deliziosa scatolina.

Nella mia classe le abbiamo scoperte solo in classe 4^, quindi le abbiamo costruite per il ripasso, certo non le possiamo più dimenticare, con il tempo che ci sono costate e poi i calcoli sono esatti e veloci se le sappiamo bene… altrimenti, certo non sarà la fine del mondo!

Al link sotto trovate tutte le indicazioni per costruire e usare al meglio le carte. Grazie alle sorelle Giuditta e Ginevra, le nostre esperte direttamente in classe (con la LIM)!

LE CARTE DELLE TABELLINE

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Scritto e pubblicato da

Alicemate-maestra Maria Valenti

 

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Nell’introduzione del libro “Geometria in gioco” leggiamo:

“Qualcuno ha detto che un bambino rimane piccolo per poco tempo, poi ha tutta la vita per ricordare chi ha passato tempo a giocare con lui” (Reali e Barbiero, 2002)

Ora vi spiego brevemente il mio laboratorio+ gioco attivato in classe 2^ con il contributo di due testi:

Sempre seguendo il testo Geometria con la carta – Piegare per spiegare (Daniela Lucangeli, Mario Perona, Eugenia Pellizzari) già utilizzato per le linee (VEDI QUI),  abbiamo fatto un altro laboratorio alla scoperta della forma del RETTANGOLO (VEDI IN CLASSE 2^).

Lo stesso percorso si può fare per altre forme piane: quadrato, rombo e triangolo, sempre utilizzando come guida lo stesso testo.

In seguito ho preparato un gioco “a carte” ritagliando semplicemente le carte plastificate e colorate allegate al testo:

“Geometria in gioco” di Patrizia Fantuzzi.

P1090652

come spiego al termine dell’articolo di classe 2^ al link sopra.

 

 

 

Le carte da gioco sono un materiale facile da trovare e da utilizzare, quindi perchè non sfruttarle anche per imparare matematica?

1) Alcuni anni fa (a.s.2009-10) le ho utilizzate in classe, stimolata dalla lettura di “Alice nel Paese delle Meraviglie”: abbiamo giocato al  “Solitario” e  a “LA REGINA ROSSA”, una nostra versione di “Peppa tencia”o “Pedru Nigro”, vedi QUI  (postato su Alicemate in classe 3^).

Quest’anno sono in classe prima (a.s.2012-13) e non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di utilizzare il bel mazzo di carte giganti per imparare a contare.

Inoltre in Laboratorio di matematica nella scuola primaria attività per creare competenze”, a cura di Bruno D’Amore e Ines Marazzani, si trova un laboratorio per bambini di 5/6 anni per costruire e giocare con le carte romagnole. Questo esempio-guida fatto dai matematici ha rafforzato e stimolato il mio lavoro/gioco con le carte.

copertina libro  pagina libro

carte romagnole

carte romagnole

Noi abbiamo utilizzato le carte milanesi e non quelle romagnole, siamo lombardi e da noi si utilizzano queste.

mazzo di carte milanesi

Riporto brevemente il mio percorso che si potrà vedere meglio andando alle varie attività, utilizzando i link:

2) Quest’anno, il primo incontro con le carte l’ho programmato per la quantità 10 e relativi nome e simbolo numerico:0- LE CARTE IN ORDINE

abbiamo osservato le 40 carte  e scoperto che nel mazzo i numeri partivano da 1 fino a 10 (il re vale dieci) per tutti e quattro i diversi semi (cuori, quadri, picche e fiori). Ne abbiamo scelto uno dei quattro e abbiamo messo le dieci carte di quel seme nel nostro gruppo del 10.

IL DIECI CON LE CARTE DA GIOCO

In seguito ho utilizzato il mazzo di carte per giocare al gioco del Solitario, con tutti e 22 i bambini.

5- METTE IL 5

Questo gioco serve anche per  imparare che ogni numero ha un posto preciso (ordinalità) dal minore al maggiore, ma tenendo anche conto dell’altra caratteristica del seme che sta sull’altra coordinata: quindi bisogna fare attenzione a trovare il punto di incontro esatto fra le due coordinate! (Per vedere il lavoro clicca QUI e andrai in Classe Prima)

mazzetto rubato

3) E, quando ho  introdotto le addizioni,  perchè non imparare anche a giocare a “Rubamazzetto” (le regole del gioco le puoi ricordare QUI).

Noi, prima, abbiamo giocato tutti insieme con regole “scolastiche” per imparare, per fare le somme, oltre alla più semplice ricerca della stessa quantità e,  riuscire a vincere la partita! (clicca QUI per vedere il gioco di classe Prima)

4) Per  affrontare il percorso di comparazione fra grandezze: maggiore, minore e uguale: semplice da intuire, un po’ meno da utilizzare con i simboli matematici…  mi riattivo nella costruzione di un mazzo di carte da 1 a 10, di quattro colori, per un totale di 40. Mi riattivo perchè già cinque anni fa, in un’altra classe prima, avevo costruito delle carte da gioco per lo stesso obiettivo, anche se con alcune differenze date dal diverso contesto motivante.  Allora il gioco lo avevo chiamato: “La battaglia delle fate” (le istruzioni QUI ), che quest’anno è diventato “ La battaglia dei cannoni” dove ho modificato l’ordine delle palline, disponendole in cinquine, come suggerisce il metodo intuitivo di Camillo Bortolato che sto utilizzando.

Le istruzioni per la costruzione dei due giochini sono simili, ho modificato i disegni, traformato le stelle in palle disposte per cinquine, e ne ho fatte 40 per ricalcare il mazzo di carte tradizionale già conosciuto.

5) Ed eccoci tutti pronti a confrontare, vincere, perdere e combattere le piccole battaglie che porteranno alla vittoria o sconfitta della partita… “ La battaglia dei cannoni” (QUI in classe Prima)

le carte con le quantità dall'altra parte le carte con numero da un lato

Nelle foto sopra le due facciate di tutte le carte, quantità e simbolo sulla medesima carta: il davanti e il dietro.

Per scaricare le carte con le palline da stampare, ritagliare e plastificare in pdf: clicca qui

Per favorire il gioco a più coppie di bambini e velocizzarne le partite si può dividere il mazzo in più parti (10 carte ogni coppia) e darle per giocare liberamente anche durante l’intervallo.

gioco all'intervallo

Et voilà!  Buone partite “matematiche” a tutti!

Se volete scaricare il file notebook costruitosi alla LIM per le attività in classe relative a maggiore-minore-uguale, cliccate  QUI e seguite le indicazioni

Aggiornamento al 03.01.2015 (in classe 3^):

6) A fine seconda, utilizzando il testo “Geometria in gioco” preparo un mazzo di carte, con il materiale allegato al testo, già pronto da ritagliare, un po’ di spiegazioni vedendo le regole riportate:pagina istruzioni  Geometria in gioco

 

e si gioca con “LE CARTE GEOMETRICHE”

anche all’intervallo, nel dopomensa… rafforzando i concetti appresi!


Presentazione:

Questo è un gioco di “carte” di interesse didattico per la classe 1^ (scuola primaria).

L’idea del gioco l’ ho trovato su una raccolta del Nucleo di ricerca di Rozzano (Università di Pavia), modificato per la mia classe in “la battaglia delle fate”.

Il nome che ho dato al gioco e la scelta delle stelle per rappresentare le quantità sulle carte sono attinenti ai personaggi fantastici, appunto le fate, che animavano i testi scolastici in dotazione per gli alunni e che venivano utilizzate come stimolo e coinvolgimento alle attività scolastiche.

Materiale necessario:


22 /26 carte plasticate con rappresentato su una faccia le quantità da 0 a 10 sotto forma di stelle (le stelle delle fate appunto) e sul retro di ciascuna quantità il corrispondente numero scritto in cifra.

Numero giocatori:

1 o 2 coppie di giocatori, dividendo le carte in parti uguali e togliendo quelle in eccesso.

Come si gioca:

Ogni giocatore tiene le sue carte in un mazzetto in modo che non si vedano. Contemporaneamente i giocatori mettono in tavola la prima carta (girata dalla parte della quantità rappresentata o del numero secondo la capacità raggiunta, e comunque una rappresentazione serve da insegnamento e/o rinforzo all’altra). Chi dei due giocatori ha giocato la carta raffigurante la quantità maggiore “vince” , prende anche la carta dell’avversario e le mette sotto al suo mazzetto. Se le quantità raffigurate sulle carte giocate sono uguali, al grido “guerra”, i giocatori tirano un’altra carta e chi mette la carta maggiore prende tutte le carte in gioco. Quando un giocatore resta senza carte ha perso. Si riprende il gioco, segnando il punteggio o si cambiano i giocatori, può uscire il vincitore o il perdente, secondo la regola stabilita …..

Obiettivi Riconoscimento e confronto di quantità: maggiore, minore, uguale.

– Abbinamento di quantità al relativo numero.