Mi è sempre piaciuto insegnare scienze alla scuola primaria, piace ai bambini, è facile rendere concrete le attività e la disciplina è fatta per “provarci” quindi soddisfa il bisogno di essere attivi dei bambini.
Purtroppo non era ancora stato pubblicato il libro di Camillo Bortolato.
–SCIENZE AL VOLO Prime classificazioni di animali e piante-
Non è un libro di testo tipico della scuola, è un manuale per trovare un po’ di tutto, ma in ordine. In questo modo diventa più facile tenere custodito quello che vediamo, che ci incuriosisce… per poi confrontare, analizzare, scoprire… come scrive il maestro Camillo: un imparare a gestire la complessità senza perdersi. Questo libro è uno strumento da utilizzare quando si vuole, quando è necessario, lungo i cinque anni di scuola o solo in prima e seconda o fuori dalle scuole. A me è piaciuto, ogni tanto lo sfoglio anche per conto mio, classifico i materiali che vedo, che trovo, che ancora non conoscevo o avevo dimenticato.
Qualche volta ho anche fatto delle foto e preparato piccoli spunti da pubblicare nel mio gruppo facebook “Scuola primaria con innovazione”, chissà magari servissero a qualcuno?
Ora provo a raccogliere questi miei piccoli momenti didattici per metterli qui nel blog dove è più facile poterli ritrovare.
Le date sono quelle della pubblicazione e fanno anche da link
Partiamo da uno pretesto, per esempio una crema di castagne fatta in casa da gustare sul pane all’intervallo, quindi sfogliamo “Scienze al volo” e troviamo la storia scientifica della castagna con esatta terminologia e il posto dove è stata collocata dagli scienziati…
In questi giorni di tepori primaverili, i bambini potrebbero scoprire le violette ai bordi di boschi, sentieri, prati o giardini… Questo potrebbe essere uno spunto per scienze, italiano, immagine
Dalle prime classificazioni di Camillo Bortolato sul testo SCIENZE AL VOLO.
Conoscete il libro “Scienze al volo” del maestro Camillo Bortolato?
Un libro da dare ai bambini come un loro gioco da scienziati. Certo se si usa in classe c’è anche la maestra e anche i compagni e si può giocare insieme.
Io ho provato a sfogliarlo, a copiare la medusa per conoscerla meglio senza urticarmi…
Poi il mio disegno può diventare un segnalibro o un foglietto dove scrivere altri appunti. Ah, in fondo al libro ci sono figurine da ritagliare e giocare!
Si può sfogliare il libro di “Scienze al volo”, curiosare su internet, copiare la foto fatta dal papà o un’altra immagine… e magari imparare che la trota è un vertebrato…
Anche con l’orto e i suoi frutti si può giocare, fare laboratori e mettere le zucchine nei vasetti.
Ma poi metterle anche nel regno vegetale… se non troviamo dove, cerchiamo su internet e le aggiungiamo (su “Scienze al volo” di Bortolato, se lo avete)
Alla scuola primaria, alcuni anni fa. avevo introdotto i mammiferi con lo studio della BALENA, poi ho allargato la lente a tutti gli altri.
Bello anche dare una visione generale su tutti i mammiferi e poi indagarne uno in particolare.
LA MUCCA per esempio è un mammifero che molti conoscono di più della balena? Dovrebbe essere ma ora sono pochi anche i bambini che riconoscono la mucca come animale “vicino”.
Ieri sono andata a fare una passeggiata e ho fotografato una famiglia di bovini: c’erano tori, mucche, una allattava il suo piccolo, vitelli che brucavano coperti da un pelo morbidissimo…
Ho preso il libro del maestro Camillo e ho pensato ad una lezione in classe!
Andare nel bosco a raccogliere le castagne con i bambini di classe 1^… poi quante attività possono esserne stimolate!
Innanzi tutto contiamo tutte le castagne raccolte raggruppandole in ordine a cinque a cinque per cogliere al volo la quantità… Ogni bimbo ne tiene venti? Scriviamo il suo nome, cerchiamo informazioni scientifiche: sarà un frutto? La classifichiamo con l’aiuto i “Scienze al volo”. Disegnare la castagna è facile, ma farlo bene non sempre!
– Spunto per una lezione di –scienze in classe terza primaria–
Il testo è tratto da “Le stagioni di Giacomo” di Mario Rigoni Stern
… “Nella classe “Terza A” c’eravamo quarantacinque ragazzi. Il 7 ottobre la maestra… alla fine della lezione aveva invitato ognuno a portare per l’indomani un rametto di specie diversa.
“La nostra maestra ci ha dato per lezione di portare a scuola un ramo. Ma non devono essere tutti uguali. Bepi, cosa mi consigliate di tagliare?
– Chi è questa brava maestra? … Da noi potresti tagliare un ramo di betulla, o di ginepro, o di alberella, di abete, di frassino, di acero, di tiglio, di sorbo. Ma se vai qui dietro trovi un ciliegio selvatico che adesso ha tutte le foglie rosse. Forse quello va bene anche per la tua maestra.
Nell’aula la mattina dopo sembrava fosse nato un boschetto. …
Ogni scolaro seguiva con interesse la lezione dell’esperto botanico.
Così Giacomo non dimenticò più che il ciliegio appartiene alla classe delle Dicotiledoni, famiglia delle Rosacee, genere Prunus e che ci sono molte specie di alberi di ciliegio, quello che aveva portato lui era avium.”
dal vero o da foto
sul libro
sul libro
da internet
Se non si ha un esperto si potrebbe anche utilizzare il libro Scienze al volo -Prime classificazioni di animali e piante- di Camillo Bortolato e cercare indicazioni e immagini in internet. Con un proiettore o una lim in rete è un buon modo per fare ricerca insieme a scuola.
Copio qui l’articolo pubblicato sul blog di classe quarta chiuso per motivi di privacy.
Per capire meglio l’unità di misura della superficie, avevamo costruito un m² di carta e lo avevamo utilizzato per le prime misure, poi lo abbiamo coperto in modo artistico.
Come noi, altri ragazzi di classe 4^ hanno costruito il loro metro quadrato artistico, unendo 100 decimetri quadrati fantasiosi, ma rigorosamente misurati!
Le insegnanti hanno condiviso il loro lavoro attraverso i gruppi facebook di matematica. In classe abbiamo ricercato sulla cartina geografica i luoghi da cui provenivano i metri quadrati artistici, su Google maps trovato luoghi e distanze e su wikipedia letto alcune informazioni.
Ed ecco i metri quadrati artistici (a.s. 2015-16 e 2016-17 ) con un applauso a tutti!
Il nostro: cl.4^ I.C. Traona (SO)
Istituito Comprensivo di Bracciano ( Roma) classe IV D
Prato, Scuola Borgonuovo 4^A
“Il metro quadrato” classi IV A e IV B scuola Gramsci Nichelino (To)
Scuola paritaria “Santa Dorotea” Forlì
Classe IV, Scuola Primaria “L. Bottazzo”, Presina – Istituto Comprensivo “L. Belludi” Piazzola sul Brenta (PD)
Classe 4 C Scuola Primaria di Laterina (Arezzo)
Classe IV B Leonardo da Vinci, Signa (FI)
2 dei metri quadrati disegnati sul pavimento, classe 4 D scuola” G. Rodari” Casale sul Sile (Treviso)
Scuola Primaria Ferrante Aporti di Milano
Scuola Primaria di Bragno -Cairo M.tte -SV.
cl. 4^Scuola Primaria di Fano (PU) Istituto comprensivo “M. Nuti”
classe 5^B Scuola Primaria “F. Montesi” Fano S. Orso PU
classe 5^A Scuola Primaria “F. Montesi” Fano S. Orso PU
classe 5^C Scuola Primaria “F. Montesi” Fano S. Orso PU
Is, Comp. Gavi, plesso di Carrosio, pluriclasse III/IV (AL)
Antinisca Strologo scuola Antognini I.C. Cittadella- Margherita Hack 5A-B
Antinisca Strologo scuola Antognini I.C. Cittadella- Margherita Hack 5A-B
4^A I. C. 5 Quartu Sant’Elena – Cagliari
4^C Scuola Primaria “Giulio Cesare” Via Conte Di Carmagnola 27, Roma
Classe 4^A della scuola primaria di Pile -L’Aquila-
Classe 4^, scuola Papa Giovanni XXIII di Sestri Levante.
in progress: classi-quinte-c-d-ics-calvino-Catania
Ringraziamo le insegnanti per la disponibilità al confronto e alla condivisione di idee e risultati, che ci hanno fatto vedere cose belle e stimolato a scoprire paesi lontani!
Un caro saluto dalla classe 4^e dalla maestra Maria Valenti (Scuola B. Castagna di Traona, Sondrio), alle insegnanti e ai loro alunni, precisamente:
alla classe IV D e alla maestra Ivana Sutera, Istituito Comprensivo di Bracciano di Roma,
alla 4^A e alla maestra Stefania Fortino, Scuola Borgonuovo di Prato,
alle classi IV A e IV B e alla maestra Silvia Negro, Scuola Gramsci di Nichelino (To),
alla classe 4^ e alla maestra Antonella Messina, Scuola paritaria “Santa Dorotea” di Forlì,
alla classe IV e alla maestra Mara Biasi, Scuola Primaria “L. Bottazzo”, Presina – Istituto Comprensivo “L. Belludi” Piazzola sul Brenta (PD)
alla classe 4^ C e alla maestra Carmen Iannone, Scuola Primaria di Laterina (Arezzo)
alla classe IV B e alla maestra Filomena Della Rocca, Scuola Leonardo da Vinci, Signa (FI)
alla classe 4 C e alla maestra Adri Tarci, Scuola Primaria Ferrante Aporti di Milano
alla classe4^e alla maestra Michela Peraino, Scuola Primaria di Bragno, Cairo Montenotte (SV)
Se altre classi ci vorranno far conoscere il loro metro quadrato artistico, allungheremo volentieri l’elenco!
Anno scolastico 2016-17
Con gioia salutiamo e ci complimentiamo con le nuove classi che vorranno pubblicare il loro lavoro:
Super e con un cartello di presentazione unico, “il metro quadrato artistico” prodotto dagli alunni delle classi quarte, sezz. A e C, dell’Istituto comprensivo “Manicone – Fiorentino” di Vico del Gargano (FG), con la loro maestra Doretta Paolino.
Sulle vostre coste sono presenti foreste di pini d’aleppo… noi abbiamo provato a seminarlo, ma nulla… il mare pugliese è troppo lontano!
Mooolto bello anche il metro quadrato della classe 4^ di Fano (Pesaro e Urbino), con la maestra Monica Omiccioli.
Osservando il vostro lavoro in classe, abbiamo notato che utilizzate anche voi piastrellature, mandala e kolam del maestro Camillo Bortolato… le avete rimpicciolite nei decimetri quadrati? ci sono piaciute molto!
Sempre da Fano (PU), con la maestra Francesca Scomparin, 3 classi quinte hanno costruito dei bellissimi metri quadrati. Mai più dimenticare come si misurano le superfici! dice la loro maestra, e noi tutti ne siamo convinti
Applauso silenzioso per le successive pubblicazioni (dopo 08 giugno 2017): la scuola è chiusa, i ragazzi del blog andranno alle “medie”, ma la loro maestra continuerà a valorizzare chi vorrà seguire l’esempio e unirsi alla nostra ESPERIENZA di matematica creativa e laboratoriale!
Ed ecco, da una pluriclasse III/IV dell’Is, Comp. Gavi, plesso di Carrosio (AL), in Piemonte, ma quasi in Liguria! Siete stati bravissimi a costruire il vostro metro quadrato: con mandala, nastri, piastrellature antiche… disegnati nei decimetri quadrati che lo compongono!
Da Ancona, la maestra Antinisca Strologo scuola Antognini I.C. Cittadella- Margherita Hack con la doppietta di capolavori, delle due classi 5A-B
Da Cagliari, la 4^A scuola primaria via Alghero – Istituto Comprensivo 5 Quartu Sant’Elena – con la loro maestra Luisa Lai … Eih, io a Cagliari ci sono stata… mhh , nel 2013 (cliccare QUI) avevo fatto un video 😉 e ho anche un amico virtuale di Cagliari!
Anno scolastico 2017-18
Ancora da Roma, la 4^C Istituto Comprensivo “Via Luchino dal Verme” plesso “Giulio Cesare” di Roma. (QUI per percorso) con la maestra Renata Foà: “Il metro quadrato analogico e intuitivo, con queste indicazioni e osservazioni: Disegna e riempi un quadrato 10 x 10 cm, con le tue cornicette preferite Spalma di colla tutta la superficie e non solo il perimetro Realizza insieme ai tuoi compagni il pavimento dei tuoi sogni Un impegno durato tre giorni di scuola. Sono certa che tutti abbiano appreso la differenza fra perimetro ed area, perché alla m di metro si metta il 2 in alto a destra, come si calcola la superficie di una figura piana, perché le equivalenze di valore nelle due dimensioni la virgola si sposta di due posti anziché 1. Ma, soprattutto ho insegnato la bellezza della fatica e della resistenza
Super! Buona e bella matematica ai ragazzi di 4^A di Pile –L’Aquila– con la loro maestra Luciana Pigliacelli, of course! 😉
Bellissimo lavoro quello costruito dagli alunni della maestra Marisa, della classe 4^, scuola Papa Giovanni XXIII di Sestri Levante. “E’ stato firmato dal maestro Camillo al convegno che si è svolto da loro. I bambini dicono che adesso vale di più.” ci dice la maestra Marisa. Questo è certo! 😉
Anno scolastico 2018-19
– Bravissima la maestra Alice Baldissera con la sua classe 5B plesso Pascoli di Cavallino Treporti (Venezia)
– Complimenti al lavoro in progress: classi quinte C e D (ICS Calvino) di Catania e alla loro maestra Cinzia Pennisi che ci scrive: “da un foglio di carta da pacco abbiamo ricavato un metro quadrato, visto che il lato corto è un metro. Poi, prima di attaccare i vari decimetri quadrati, abbiamo misurato empiricamente alcuni banchi e fatte le relative, semplici, equivalenze.”
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La cartina con evidenziate le località delle classi quarte che ci hanno spedito i loro metri quadrati artistici, oltre a noi che siamo stati i promotori degli incontri:
Qualche proposta di geometria che utilizza strumenti del metodo analogico per i bambini della primaria, da fare anche da soli, leggendo poco ma con molta attenzione, per creare e disegnare forme geometriche e scoprirne le magie e le parole.
Copertina libro
pagine interne
Copertina libro
costruzioni
1- “Trasformeremo l’aula in un’officina.
Sappiate però che sarà un lavoro lungo e faticoso. Nulla può essere fatto a caso. Sono cose difficilissime”
(dalle parole del maestro Camillo nella presentazione del libro del maestro Fausto)
Io ho provato a copiare il missile della formichina che c’è in copertina… ho molto da migliorare ma ve lo mostro lo stesso:
Pronti i materiali
costruzione astronave geometrica!
2) Mandala con goniometro e laboratorio con le cannucce, per la stella con due triangoli (dai testi di C. Bortolato e F. Amenta)
indicazioni sul libro
disegno sul quaderno
costruzione con le cannucce
cornicetta
3- Il pentagonosi può trasformare, schiacciando i vertici opportuni. Lo avete provato? Con le cannucce di Fausto quante scoperte con i bambini!
Pentagono
trapezio isoscele
triangolo isoscele
Tante e tante sono le proposte, si trovano sui due testi in bibliografia, e poi si possono modificare, unire, variare, assecondando la nostra fantasia e i nostri bisogni!
Bibliografia utilizzata:
– Solidi al volo con le cannucce, Divertirsi con la geometria e rilassarsi con le cornicette, Fausto Loreto Amenta
– Concentrazione e serenità con le cornicette e i mandala, Proposte grafiche per armonizzare i tempi di lavoro nella scuola primaria, Camillo Bortolato
Raggruppo qui i post pubblicati nel mio gruppo facebook “Scuola Primaria con innovazione” scritti per condividere riflessioni durante la lettura di testi di Maria Montessori e i collegamenti fra il metodo montessori e il metodo analogico di Camillo Bortolato, di cui ho sperimentato il materiale a scuola e sono formatrice.
I libri di Montessori da cui ho preso spunto sono “L’autoeducazione” (nelle scuole elementari), continuazione del volume “La scoperta del bambino” (pedagogia applicata nelle Case dei Bambini) e Psicogeometria e Psicoaritmetica, questi due pubblicati per la prima volta in Spagna nell 1934. in Italia nel 1971 Psicoaritmetica e solo nel 2011 Psicogeometria.
(le date che appaiono lungo l’articolo sono link che rimandano al post su facebook)
cliccare sulle immagini per ingrandire e farle scorrere con le frecce
Avevo iniziato le frazioni in classe 3^ con il taglio di una torta, e per poter dividerla in modo “matematico”, avevo utilizzato il goniometro.
Sapete che anche la grande Montessori per presentare le frazioni aveva creato un materiale simile alla torta: piastrelle con “fette” a incastro, e sotto le fette che c’è? un goniometro per misurarle anche in gradi. E così si fanno le frazioni e gli angoli!
Che ne dite? Una lettura della Montessori potrebbe aiutare a trovare spunti e magari creare materiali simili anche solo in cartoncino o disegnati.
La mia torta con il cerchio di carta su cui avevamo segnato la misura delle fette (angolo ottenuto dividendo 360 per 20) usando il goniometro
Una pagina di Montessori in L’autoeducazione, dove presenta il materiale per imparare le frazioni alla scuola primaria. Sotto alle fette c’è il goniometro e i bambini imparano a misurare l’angolo di ogni pezzo e a contare praticamente i gradi
“L’apprendimento è sottomesso ad una condizione essenziale: che l’allievo accetti di ricevere le cognizioni: che egli possa fare attenzione e cioè si interessi. La sua attività psichica è il sine qua non per la riuscita”
(Montessori, Psicogeometria)
Ecco in dialogo il Metodo Montessori e il Metodo Analogico al prossimo convegno Erickson di Rimini del 6, 7 settembre: “Insegnerò al volo con il Metodo Analogico”
Clicca QUI per le informazioni del Convegno
Costruire, manipolare, disegnare… per intuire e fare scoperte geometriche.
Ogni quadrato è la metà di quello sottostante, e tante altre scoperte si possono fare… Io ho provato usando solo due fogli A4 con retro quadrettato.
(da Psicogeometria di M. Montessori)
Da questa attività di geometria, di manipolazione e osservazione, la Montessori fa rilevare anche la possibilità di creare figure artistiche. Non spiega come costruire i quadrati, ma basta lavorare sulle varie metà triangolari e ricomporle. In questo modo il valore di ogni quadrato è facilmente colto anche dai bambini.
Sovrapposizione di tre colori dal più grande al più piccolo.
La chiocciola bicolore dove i quadrati si sovrappongono nei punti di lato piccolo su mezza diagonale grande
Facendo si fanno osservazioni, si impara il linguaggio, si utilizzano strumenti, si collabora e si ottengono anche soddisfazioni che stimolano impegno e riflessione.
pagina del testo utilizzata
ritaglio, composizione con confronti e discussione fra i diversi gruppi e copiatura sul quaderno denominando le forme geometriche utilizzate
Quesito per domani: come dimostrare che un cerchio è inscritto esattamente in un quadrato che è doppio di quello inscritto al cerchio stesso? Che sono uno la metà dell’altro è certo perché sono quelli costruiti da me. Ma che un cerchio stia perfettamente tra loro ha una spiegazione “visibile”
(sempre Montessori insegna)
Il disegno decorativo è una delle applicazioni spontanee che esplode ogni nuova tecnica geometrica appresa. Così l’uso del compasso e altri materiali portano il bambino a creazioni estetiche di rara finezza di esecuzione (da Psicogeometria di Montessori)
Vassoio dei miei ragazzi di classe quinta con la matematica analogica di Bortolato (vedere al link dell’immagine)
Calcolare la superficie o area: prima con le figure per cogliere intuitivamente le regole, poi si confronta, analizza, ragiona… ed eccoci alle formule. Montessori usa il materiale appositamente studiato, Bortolato usa molte immagini animate e disegnate appositamente su cui fare tanti esercizi e intuizioni. Certamente ogni insegnante in classe farà i laboratori, in armonia col suo percorso.
Vi metto proposte in parallelo:
Montessori spiega (agli insegnanti)
Bortolato proposte ai bambini
Montessori spiega di passare al materiale
Bortolato ci mostra molte immagini su testi e animazioni per la LIM o pc
Come trovare la misura della superficie di un poligono regolare?
Sempre trasformando la figura in un rettangolo. Lo dice anche La Montessori e se non abbiamo il suo materiale, abbiamo la LIM e la carta… e buone proposte 😉
(Al Convegno di Rimini del 6-7 settembre abbiamo laboratori)
Forme dalla realtà
la geometria intorno a noi
Pagina di Montessori per gli insegnanti
Alla LIM stiamo smontando un esagono
lo facciamo anche con la carta
Risolviamo problemi dal testo di Bortolato, “visualizzando” la formula
Perimetro e superficie di un cerchio? Nella primaria è facoltativo, non è nei programmi, ma se si volesse si potrebbe estendere al cerchio la regola che abbiamo usato per tutti i poligoni: trasformarlo in un rettangolo che ha come base il perimetro o circonferenza e come altezza il raggio. Ma che c’entra il 3,14 che si trova nelle formule? Ecco un laboratorio da fare.
(due brevi video e foto delle misure che poi verranno corrette nella secondo tentativo)
da Psicogeometria di Montessori
Visualizzare le formule per aiutare la memorizzazione (Bortolato cl. 5^)
Un laboratorio per scoprire con LIM, carta e forbici (o col materiale Montessori) che la somma degli angoli interni di un triangolo misura sempre 180 gradi.
da Psicogeometria di Montessori
Alla LIM le istruzioni per il mio laboratorio (con spostamenti mobili)
Strumenti per il calcolo mentale: visualizzare le quantità prima dei simboli. Mettere a disposizione dei bambini materiali che “mostrano i trucchi del calcolo”
(con Montessori in Psicoaritmetica e Bortolato)
In Psicoaritmetica di Montessori
Nella guida “La linea del 20” di Bortolato
Dal nuovo video di presentazione della “Linea del 100” di Bortolato
Negli strumenti della “Linea del 1000” di Bortolato
Dare un nome e un simbolo alle quantità aiutando la memorizzazione con analogie, confronti, ciclicità… Da Psicoaritmetica di Montessori e dai quaderni dei miei alunni che sperimentano il MAB
da Psicoaritmetica Montessori
da un mio quaderno di cl. 1^ con MAB
segue quaderno, con osservazioni della struttura delle parole
Prima e durante la memorizzazione delle tabelline, si lavora con materiali adatti a favorire la comprensione della moltiplicazione come replicazione della stessa quantità. La memorizzazione ne verrà così motivata.
(da Psicoaritmetica di Montessori e MAB di Bortolato)
da Psicoaritmetica, un esempio di costruzione di una moltiplicazione con le perle
La tabella della moltiplicazione mobile con controllo del risultato
Le sintetiche spiegazioni di Bortolato per la moltiplicazione
La struttura dei numeri suddivisi in classi con differente “gerarchia” e, ad ogni cifra un diverso valore, “relativo” al posto che occupa, e non “assoluto” dato dalla reale quantità che rappresenta.
Montessori e Bortolato in accordo
Da Psicoaritmetica (Montessori)
da Psicoaritmetica
Da Bortolato (classe 5^)
gli zeri danno il valore alla cifra (estesa) da Psicoaritmetica di Montessori
Strumentino di Bortolato con gli zeri della versione “estesa” che chiudendosi a fisarmonica diventa “compatta”
Linee orizzontali e verticali. Seguendo i suggerimenti della nostra grande Montessori, usiamo due strumenti e prendiamo nota: LA LIVELLA o BOLLA e il FILO A PIOMBO. Il filo l’ho usato anch’io in classe, la livella non l’avevo mai pensata.
Da Psicogeometria di Montessori
I vasi sono su un piano orizzontale? Controlliamo
Ora ricontrolliamo? Si, la bolla nell’acqua è centrata
La sdraio ha lo schienale verticale? È nella direzione del filo a piombo?
Le prime divisioni in classe 2^ con un materiale che visualizza la partizione. La tavola di Montessori e lo strumentino di Bortolato
42:5 con la Tavola di distribuzione e le perle per le prime divisioni (di Montessori)
42:5 con lo strumentino di Bortolato, usando la tavola coi numeri per vedere il formarsi del dividendo a gruppi schierati di 5. Abbiamo 8 gruppi ma con resto
Visualizzare schieramenti e resto, contare il dividendo, il divisore e il resto
La divisione con più cifre al dividendo e ancora una sola cifra al divisore, si risolve a sequenze di prodotti parziali come ben sappiamo.
Montessori ce lo mostra con la sua tavola della distribuzione e le scodelline dove suddividere il dividendo. Volendo si potrebbe proporla nello stesso modo anche con lo strumentino di Bortolato come prima dimostrazione. Poi è meglio conoscere le tabelline e usare il calcolo mentale. Il lavoro di Montessori è per bambini di 6 anni, quello di Bortolato per quelli di 8 anni.
di Montessori: preparazione materiale
Le diverse sequenze per dividere migliaia, centinaia, decine e unità
Lo strumentino di Bortolato per supportare e la procedura della divisione e calcolare il resto di ogni divisione parziale
le brevi indicazioni di Bortolato sulla guida di classe terza
Le unità di misura di superficie e volume (volume magari solo accennate in quinta), con una tabella che mostra le equivalenze e due “facili” problemi, dal libro Psicoaritmetica della Montessori; e dal libro operativo di Bortolato per per la classe quinta, lo strumentino delle equivalenze di aree e volumi e una pagina di problemi dove si evidenzia il percorso di trasformare le figure in rettangoli equivalenti.
Dopo tanti articoli di contatto fra Metodo Montessori e Metodo Analogico, vi aspetto a Rimini il 6 e 7 settembre, dove Sonia Coluccelli (Fondazione Montessori Italia e Rete scuole Montessori Alto Piemonte) sarà presente nella Plenaria a più voci per rispondere a: Come impara un bambino?
“Il dialogo aperto con il maestro Camillo Bortolato assume proprio questo punto di vista… e approda alla domanda che muove il nostro lavoro comune: “hai chiesto ad un bambino se ha voglia di imparare?”
Al link se volete vedere tutto il programma. Anche io sarò presente in un laboratorio.
– Per chi è interessato ad iniziare musica in classe 1^, uno spunto e una riflessione, da una mia esperienza e corso di aggiornamento. Ai bambini era piaciuto creare i personaggi del Suono Firulì, col vestito di una nota musicale e di Silenzino, con il vestito di una pausa musicale. Nel documento (Maria pdf), dove ho scritto a mio uso personale il progettino, trovate anche alcune schede, una riflessione per lavorare in modo trasversale con le altre discipline e una scheda di bibliografia di Guido Aliprandi.
– Un’altra proposta molto professionale è del maestro Giacomo, maestro di scuola primaria e di musica! Purtroppo io non l’ho provata con i bambini, ma si legge la sua bontà. (cliccare su Giacomo pdf)
– Sempre per la classe 1^ si possono vedere gli articoli pubblicati sul nostro blog di classe. Questo anno scolastico era stato caratterizzato dall’adesione alla proposta di Opera Domani, un programma di promozione nazionale alla musica lirica. In particolare noi avevamo conosciuto e partecipato allo spettacolo allestito per i ragazzi dell’Opera “L’Olandese Volante”di Richard Wagner.
Nei vari articoli troverete diversi video, tipo karaoke, costruiti da me per poter insegnare i brani dell’opera, un po’ complessi, ai bambini di sei anni.
Articoli di MUSICA pubblicati in classe 1^ a. s. 2012-13
– collegamento all’articolo e data di pubblicazione:
La linea del 1000 si è rinnovata come quella del 20: le stesse modifiche nelle dimensioni e tipo di immagini, il contenuto resta lo stesso della precedente edizione, con aggiunta di colori nei disegni e tinte pastello in verde invece del rosso di cl. 1^. Alcune aggiunte interessanti fra gli strumentini.
Per vedere il contenuto al link di Erickson https://www.erickson.it/Pagine/La-linea-del-1000.aspx
Questo (immagine sotto) è il materiale per la classe 3^ a confronto: quello della nuova edizione e quello della precedente. Per conoscere il nuovo, è “analogico e naturale” basarsi sul vecchio, su quanto già si conosce per valutare e comprendere quello che c’è da scoprire e cambiare.
(abbinato a La Linea del 1000 di Bortolato)
Il cambiamento delle strisce per l’equivalenze.
Prima il numero già scritto confondeva mentre ora con il pennarello si può fare l’esercizio e capire il meccanismo: dopo aver scritto il numero indicato, solo muovendo il cursore trasparente con la virgola disegnata sulla destra, si scopre lo stesso valore ma con una marca diversa. Si cancella e si passa ad una nuova equivalenza.
Lo strumentino aggiunto con frazioni e percentuali permette di visualizzare e confrontare parti frazionate in modo diverso. Il linguaggio verrà stimolato dall’accompagnare le azioni. Nell’esempio 4/8=3/6=50%=1/2 o metà di tutto (o dell’intero).
Sul retro alcuni esercizi da fare sulle bilance preparano al concetto di frazione equivalente, propria, impropria… alla somma di frazioni …
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Le date che trovate nell’articolo sono quelle della pubblicazione dei post nel mio gruppo facebook “Scuola primaria con innovazione” e sono link attivi.
Quest’anno abbiamo deciso di realizzare un “lavoretto” di Natale semplice e veloce.
Prendendo spunto da un tutorial su YouTube, ci siamo divertiti a sbriciolare, tagliare, incollare e a creare…
Bambini all’opera
Abbiamo documentato il lavoro sul quaderno
Scrivere il testo in lingua italiana e con sequenze di immagini
Compito di realtà da risolvere con la matematica:
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Grazie e complimenti ai bravissimi ragazzi di classe 5^ di Fano e alle loro insegnanti, per aver fatto questa bella esperienza e averla documentata, per poterla condividere su questo blog dove moltissimi insegnanti e altri ragazzi potranno vedere e imparare da loro!
Ciao e Buon Natale anche da me, una ex maestra di scuola, Maria Valenti
Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture.
Conoscere i propri alunni, le loro esperienze, conoscenze e interessi/bisogni
Creare un ambiente di collaborazione/aiuto reciproco
lavorare, lavorare, lavorare… in modo organizzato, stimolante e creativo
Predisporre delle Unità di Apprendimento con scelta di metodologie e attività adeguate al proprio gruppo/bisogno.
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Attività che sarà inserita nella 1^ U.A.
Utilizziamo, come in 3^ e 4^ le proposte del disfalibro per le vacanze? Mi sembra simpatico e, certo sempre si parla di vacanze, ma sono le loro esperienze appena vissute e quest’anno, che sono più grandi, potremmo riferirci non ad una cosa generica delle vacanze ma ad un oggetto da raccontare.
ASCOLTO E PARLATO
Sempre un esempio ci farà da guida: l’insegnante che porta un suo oggetto e racconta… poi propone ai ragazzi per il giorno successivo di recuperare un oggetto o pensarlo.
Se invece un compagno ha già portato un oggetto (io ricordo che alcuni miei alunni avevano portato un erbario costruito durante l’estate) perfetto! lui racconterà…
SCRITTURA con attenzione al LESSICO e alla correttezza ortografica e sintattica
Al termine del racconto, lo aiuteremo a scrivere l’esperienza tutti insieme. Se c’è una LIM, un ragazzo al computer (magari un DSA se già lo utilizza) scrive, mentre gli altri copiano o su un foglio o direttamente sul quaderno (dipende se vogliamo anche la bella scrittura o maggior attenzione alla formulazione del testo).
La lezione successiva, con o senza oggetto, ognuno stenderà il suo raccontino stimolato dall’oggetto e dai ricordi, emozioni che suscitano e aiutato dall’esperienza di scrittura del testo fatta insieme.
LETTURA (riproponiamo lo stesso percorso con i raccontini presi dal Disfalibro delle vacanze di Bortolato… se non già troppo sfruttati)
(I racconti sono da togliere dal Disfalibro. Disfare il libro per farne uno di raccontini: carino no? A destra la foto di un libricino fatto da un mio alunno in 4^)
Leggere un raccontino, con attenzione sempre a intonazione, punteggiatura… prima la lettura da parte dell’insegnante che fa da modello, ripete un bambino e poi si potrebbe distribuire le parti ai ragazzi che a turno drammatizzano la storia, fissando contenuti e apprendendo anche termini e strutture.
Io ho scelto il seguente raccontino, fissata con i bruchi e le farfalle? ah ah… no dai, casualmente l’ho letto (sapete che non ho “fatto” italiano…) e mi ha incuriosito perchè ci dice ancora che i tempi di ciascuno sono diversi e che è importante guidare i bambini all’impegno e al fare per proprio conto!
Su questo testo si possono fare un po’ di RIFLESSIONI LINGUISTICHE, anche utilizzando gli aiuti a “fare da soli” delle strisce della grammatica e gli armadi dei verbi (sempre sul disfalibro di Bortolato)
Per imparare le tabelline è necessario l’impegno dei bambini per un intero anno scolastico, in classe 2^.
Ormai gli insegnanti, anche grazie a Internet e alla tecnologia, utilizzano storielle, canzoni, schede con ganci da supporto alla memoria, giochi interattivi accattivanti e … a tempo! Certo anche il tempo è necessario per essere veloci. Le sorelle GG invece ci hanno proposto la costruzione di un mazzo di carte da usare per metterci alla prova, e quando si finisce di giocare si ripongono in una deliziosa scatolina.
Nella mia classe le abbiamo scoperte solo in classe 4^, quindi le abbiamo costruite per il ripasso, certo non le possiamo più dimenticare, con il tempo che ci sono costate e poi i calcoli sono esatti e veloci se le sappiamo bene… altrimenti, certo non sarà la fine del mondo!
Carte e scatolina
si può giocare spiando il primo calcolo
vediamo se è corretto
passiamo alla successiva
e controlliamo, se si sbaglia si rimette dietro al mazzo per riprovare
rimetttiamo in ordine per la prossima partita!
Al link sotto trovate tutte le indicazioni per costruire e usare al meglio le carte. Grazie alle sorelle Giuditta e Ginevra, le nostre esperte direttamente in classe (con la LIM)!
Dalle I.N. “In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive.”
E ora proviamo a utilizzare le misure? (Vedere sempre il lavoro fatto in classe al link sotto)
lo strumentino per le equivalenze è allegato al testo Matematica al volo in quarta, C. Bortolato, Erickson
a costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese; è un processo che comporta anche difficoltà linguistiche e che richiede un’acquisizione graduale dellinguaggio matematico. Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola.“